Corpo biologico e corpo informatico: intervista a Urbano Baldari

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Corpo biologico e corpo informatico: intervista a Urbano Baldari

di Romina Alessandri e Marianna Gualazzi

da Scienza e Conoscenza n. 37

Dalla medicina tradizionale cinese allomeopatia, dalla biofisica alle catene causali di Shimmel:
lapproccio di medicina dellinformazione messo a punto dal dottor Ubaldo Baldari, e praticato in
Italia da una quindicina di medici, ha unito sincreticamente diverse metodologie, con lobiettivo
principale di capire il funzionamento del corpo come sistema e curare con efficacia il paziente.
Perché non si può parlare solo di corpo fisico, ma va introdotto il concetto di corpo informatico o
informazionale: immaginando il corpo come percorso da una grande rete stradale che permette alle
informazioni di muoversi da un organo allaltro e utilizzando il concetto di Catena Causale, è
possibile trovare lorigine della malattia e curare il corpo informatico per guarire quello fisico. Con successo e in maniera non invasiva.

Dottor Baldari ci incuriosisce molto il suo percorso: dopo ventanni di lavoro in ospedale lei
approda ad un tipo di medicina molto diverso da quello proposto dalle strutture sanitarie
convenzionali, che lei chiama medicina dellinformazione. Cosa significa questo termine e cosa
deve alla medicina funzionale del dott. Schimmel che tiene conto di tutti i disturbi del paziente e di tutta la sua storia?

La medicina dellinformazione che pratico da tanti anni viene portata avanti, in Italia, da un
gruppo di circa quindici medici. Secondo questo tipo di impostazione esiste un corpo biologico e uno
corpo non biologico, che noi chiamiamo corpo informatico, o informazionale, che è quello su cui
focalizziamo il nostro lavoro. Il nostro approccio si sviluppa partendo dalla ricerca del medico e
omeopata tedesco Helmut W. Schimmel. Schimmel che ha messo insieme unenorme quantità di dati presi
dalla medicina tradizionale e dallantichissima medicina orientale e ha visto che ci sono delle
comunicazioni certe fra i nostri organi: cè come una grande rete stradale nel nostro corpo che
permette alle informazioni di muoversi da un organo ad un altro. Ogni organo comunica in maniera
standard con tutti gli organi, e la comunicazione avviene attraverso queste strade informatiche. Su
questa base, egli ha sviluppato il concetto di catena causale, una struttura patologica che parte
da un danno in un organo e si sviluppa su tanti organi, i quali vanno in soccorso del primo per
aiutarlo. Una struttura saggia che permette al corpo di distribuire un problema in modo che non crei
troppo danno ad un solo organo. Vista in questo modo la malattia è il modo migliore che il corpo ha per continuare a fare affluire le informazioni, un sistema di compensazione.
Il sistema opera attraverso dei fasci fotonici che partono dallorgano interessato e vanno ad
avvisare gli altri organi di ciò che devono fare per limitare al massimo il danno. Il fascio
fotonico esprime una lunghezza donda e quindi un numero: si tratta di unespressione matematica che
incide sul sistema, inviando un messaggio molto preciso. Il messaggio è un logaritmo di 2,164 ed è
presente in tutte le funzioni cellulari: unioni, duplicazioni e divisioni di tutte le molecole.
Questo messaggio fotonico arriva al suo bersaglio, si distribuisce nelle varie parti e modifica le
strutture di micromolecole che sono numericamente molto limitate: enzimi, ormoni e
neurotrasmettitori che vengono modificati immediatamente. Siccome queste strutture agiscono sul
sistema metabolico, sul sistema ormonale, sul sistema immunitario e sul sistema nervoso producono
delle modificazioni che attuano una difesa sullorganismo. Il linguaggio matematico innesca come un
dialogo, una sequenza che da gli ordini alle strutture, tutto organizzato alla perfezione.

Il sistema biologico si modifica se riceve delle informazioni fisiche o matematiche che lo fanno
modificare. Per capire cosa avviene nella patologia possiamo prendere come esempio un computer: un
hacker può fare entrare un virus nel nostro sistema (corpo); i virus sono delle frequenze fisiche e
possono impoverire i messaggi del nostro corpo facendo si che il nostro programma funzioni di meno e meno bene.
Schimmel, in anni e anni di studi, ha trovato le correlazioni fra tutti gli organi, correlazioni che
si possono vedere in una mappa ben definita. Oltre però alle correlazioni fra gli organi e i danni
sul sistema, noi come gruppo di studio abbiamo aggiunto una cosa importante al nostro metodo
integrato: lanalisi della postura, che Schimmel non prevedeva. Inoltre è importante anche lanalisi geopatologica del luogo in cui si vive.

Quali strumenti diagnostici utilizza nel suo lavoro?

La tecnica completa prevede che vengano utilizzate sia la matodica lEAV (Elettroagopuntura secondo
Voll) che la metodica ET. La metodica ET rileva lintensità di corrente in nano-ampere e permette di
ottenere misurazioni oggettive e ripetibili del traffico di informazioni che si localizza in
ciascuno dei 40 punti terminali posti sulla cute, negli angoli delle unghie di mani e piedi.
Successivamente la metodica EAV permette di concentrarsi sugli organi segnalati dallET cercando le cause del disturbo e preparando una terapia utile a combatterlo.

Schimmel voleva trovare un unico punto di analisi che fosse quello di massima intensità
elettrodinamica (nellangolo ungueale) dove attuare le misurazioni. Misurando solo quello con il
VEGA test però venivano dei risultati inesatti. In seguito (dopo 20 anni) egli è tornato allEAV
perché più preciso. Il patrimonio di conoscenza di Schimmel è stato lasciato agli italiani, che
Schimmel amava molto; in seguito noi come gruppo che seguiva i suoi diretti seguaci, abbiamo
introdotto la tecnica mista, che usa lEAV e lET insieme. Abbiamo cercato di trovare un linguaggio
nuovo ispirandoci ai ragionamenti di Schimmel, il quale sosteneva che non si doveva partire sempre dai farmaci, anche se omeopatici, ma dal corpo.

Il nostro metodo è informatica pura, soggiace completamente alle leggi dellinformatica e lavora su
più livelli. Le leggi dellinformatica sono semplici: i fotoni (informazioni) si mettono insieme e
si legano solo con altri di lunghezze donda che siano multipli o sottomultipli o uguali fra di
loro, quindi vanno a colpire le zone dove cè lo stesso segnale o lunghezza donda, mai a caso.

Urbano Baldari
Trattato di Medicina dell’Informazione – Vol II + CD
Editore:Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione:Marzo 2010
Formato:Libro – Pag 646 – 17×24 – cartonato
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__trattato-di-medicina-dell-informazione-vol-ii-cd.php?pn=1567

Scienza e Conoscenza n. 37
luglio/settembre 2011
Editore:Scienza e Conoscenza – Editore
Data pubblicazione:Luglio 2011
Formato:Rivista – Pag 80 – 18,5×29
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scienza-e-conoscenza-n-37.php?pn=1567

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