Consapevolezza nella vita quotidiana

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Consapevolezza nella vita quotidiana

di J. K. Zinn

Ecco alcuni consigli che Peggy, David e molti altri frequentatori dei nostri corsi di consapevolezza hanno trovato utili.

– Quando vi svegliate la mattina, prima di scendere dal letto, portate l’attenzione al respiro per almeno cinque respiri completi, lasciando che il respiro “avvenga da sé”.

– Prendete nota della vostra postura. Siate consapevoli delle sensazioni fisiche e di ciò che avviene nella vostra mente quando dalla posizione distesa vi mettete a sedere oppure vi alzate e vi mettete a camminare. Notate ogni volta che passate da una posizione all’altra.

– Quando sentite il telefono suonare, un uccellino cantare, un treno passare, una risata, il clacson di un’auto, il vento o il suono di una porta che si chiude, utilizzate ognuno di questi suoni o altri che sentite per ricordarvi di entrare pienamente nel qui e ora. Ascoltate davvero, rimanendo presenti e vigili.

– Nell’arco dell’intera giornata, prendetevi qualche momento per portare l’attenzione al vostro respiro per almeno cinque respiri completi.

– Quando mangiate o bevete qualcosa, datevi il tempo di respirare. Mettete consapevolezza nel vedere il cibo, sentirne i profumi, nell’assaporarlo, nel masticarlo e nell’inghiottirlo.

– Notate il vostro corpo mentre camminate o state in piedi. Concedetevi un istante per prendere nota della vostra postura. Prestate attenzione al contatto con il terreno sotto i piedi. Sentite l’aria sul viso, sulle braccia e sulle gambe mentre camminate. Vi state affrettando per arrivare al momento successivo? Anche quando siete di fretta,* state con* la fretta; guardatevi dentro per verificare se state creandovi pressioni aggiuntive, dicendo a voi stessi tutte le cose che possono andare storte.

– Ascoltate e parlate con consapevolezza. Sapete ascoltare senza dover essere d’accordo o meno, senza pensare se vi piace o non vi piace quello che sentite, senza pianificare quello che direte quando è il vostro turno? Sapete dire semplicemente quello che dovete dire senza esagerare o minimizzare? Riuscite a notare le vostre sensazioni fisiche e ciò che vi passa per la mente? Riuscite a notare ciò che il vostro tono di voce trasmette? Le vostre parole sono un miglioramento rispetto al silenzio?

– Quando vi trovate ad aspettare in fila, utilizzate quel tempo per notare come state in piedi e respirate. Sentite il contatto dei piedi con il terreno e le sensazioni fisiche che provate. Portate attenzione all’addome che si dilata e si distende. Provate impazienza?

– Siate consapevoli di eventuali punti di tensione nel corpo, nell’arco dell’intera giornata. Provate a respirarci dentro e, quando espirate, a lasciare andare eventuali eccessi di tensione. Siate consapevoli dell’eventuale tensione immagazzinata nel corpo. C’è tensione nel collo, nelle spalle, nell’addome, nelle mascelle o nella zona lombare? Imparate a conoscere i vostri schemi di avversione (capitolo sette). Se possibile, praticate yoga o esercizi di allungamento una volta al giorno.

– Concentrate l’attenzione sulle vostre attività quotidiane, come lavare i denti, pettinarsi, lavarsi o mettere le scarpe. Portate la consapevolezza in ogni attività.

– Prima di andare a dormire la sera, concedetevi qualche minuto per portare la vostra attenzione al respiro per almeno cinque respiri completi.

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