Consapevolezza ed energia

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Consapevolezza ed energia

Tratto dai dialoghi di Ramtha
trascritti in “Come creare la propria realtà”
e pubblicati in Italia da Macroedizioni.

Ramtha é solito dire che: “Consapevolezza&Energia creano la natura della Realtà”, ed usa molti
disegni bidimensionali del cervello per spiegare come ciò avvenga.

IL CERVELLO

Osserviamo il nostro cervello: è composto dalla corteccia cerebrale o cervello giallo, emisfero
destro e sinistro e dal cervello rettile, o cervelletto. Si chiama così perché lo si fa risalire
all’era dei rettili, quando gli ominidi di quel tempo avevano, nella loro scatola cranica, un
cervello medio ed un cervello rettile. Nient’altro.
Il cervello rettile, quindi, è la parte che portiamo con noi nell’evoluzione, esistendo sin
dall’inizio. Il primo ominide riceveva l’intelligenza dei suoi sei corpi e attraverso di esso,
dispiegava un flusso di consapevolezza. Il cervello giallo, invece, non riceve nessun flusso di
consapevolezza.

Il cervello rettile è la sede del subconscio.
Esiste poi sin dall’origine il cervello medio, sede di tutta la nostra attività medianica, sensibile
alle radiazioni infrarosse.
Se ricordate, abbiamo visto in precedenza che il nostro secondo corpo è quello che vibra proprio su
questa frequenza, ed è la frequenza in cui entriamo nel momento della morte.

Tornando agli ominidi, essi erano telepatici, come lo sono ancora oggi alcune popolazioni aborigene.
Il loro cervello era pronto a ricevere le radiazioni infrarosse e l’infrarosso è la banda medianica.
Così gli ominidi captavano e ricevevano il pensiero in tutta l’ampiezza delle bande, perché il loro
cervello era un perfetto ricevitore. Captavano le comunicazioni con il cervello medio. La ghiandola
pineale, spesso chiamata anima dell’uomo, è responsabile della produzione di due neurotrasmettitori,
la serotonina e la melatonina, molto importanti per la nostra consapevolezza, perché ci danno gli
impulsi della veglia e del sonno. Dalla melatonina, neurotrasmettitore che presiede al sonno, la
ghiandola pineale fa anche un’altra cosa straordinaria: sintetizza una droga allucinogena chiamata
pinealina. La ghiandola pineale è lo sciamano del cervello. La pinealina è l’allucinogeno che il
subconscio usa per comunicare con le sfere più profonde, attraverso il sonno, quando ci accadono i
sogni più lucidi. Significa che la pinealina, distribuita in tutta la corteccia cerebrale che dorme,
attiva un processo neuronico permettendo alla mente subconscia di parlare alla mente consapevole. La
pinealina apre la porta verso la mente subconscia e permette di fare esperienze extracorporee, di
avere visioni sulla linea del tempo e di inoltrarsi nei livelli superiori di consapevolezza.

Quando la kundalini sale ed arriva alla ghiandola pineale, al sesto sigillo, attraversa il talamo ed
attiva contemporaneamente l’emisfero destro e sinistro del cervello.Tutti i neuroni cominciano
quindi a produrre e, grazie alla pinealina, il cervello è in grado di registrare linee di tempo che
risalgono sino all’eternità.
L’ipofisi è il settimo sigillo. Influenza direttamente il cervello giallo e tutte le ghiandole del
corpo, secernendo degli ormoni che influenzano la ghiandola pineale. La ghiandola pineale a sua
volta secerne i suoi ormoni ed i suoi neurotrasmettitori ed attiva tutte le altre ghiandole del
corpo.

Abbiamo detto che i primi ominidi non avevano il cervello giallo; non avevano neppure l’ipofisi; il
settimo sigillo si è formato gradualmente come ghiandola in relazione all’uso che si è fatto
dell’energia. Il cervello giallo si formò quando arrivarono gli Dei e mescolarono i loro geni a
quelli degli esseri primitivi, fissandoli nel DNA umano.
Abbiamo, nel corso del tempo, fatto ben poco uso della corteccia cerebrale, solo per far funzionare
il corpo, per sviluppare il linguaggio, per utilizzare la memoria; la abbiamo usata nella sua forma
più elementare. La maggior parte della corteccia cerebrale resta inutilizzata. Abbiamo detto che la
nostra realtà si può cambiare, vero? Possiamo anche dire che qualunque cosa noi abbiamo nel nostro
lobo frontale diventa realtà. Il lobo frontale, detto anche area del silenzio, è l’area in cui tutti
coloro che si dedicano alla meditazione si sintonizzano.

Qualunque cosa il nostro cervello metta lì, diventa legge ed il cervello influenzerà tutti i campi
energetici, mantenendone lo status o cambiandolo. Il cervello giallo è stato creato per produrre
immagini olografiche, quello cioè che è il pensiero. Il cervello è una macchina perfetta per
immaginare ed è la corteccia cerebrale che costruisce le immagini. Le immagini che sono nel lobo
frontale sono una premessa della realtà. Creano la realtà. Permettono la realtà. La rendono eterna o
la cambiano. Questo è ciò che la scienza chiama l’osservatore.
Il cervello giallo quindi è un grande architetto; il suo compito è quello di disegnare archetipi. Il
suo compito è quello di pensare coerentemente. Il suo compito è quello di procurare al nostro
Spirito la più grande quantità di immagini possibile, perché senza di esse non possiamo collassare
l’onda in particella.

Pensiamo per un momento: se ogni giorno noi fossimo veramente consapevoli dei nostri pensieri,
vedremmo che una catena di pensieri è alla base dell’immagine che ci necessita per creare la vita
nella realtà in cui ne facciamo esperienza. Se cambiassimo improvvisamente immagine, cambieremmo
anche realtà. E’ così semplice. L’unico problema e l’unico blocco è l’analisi, il giudizio. Questo è
l’errore che noi tutti facciamo: pensiamo ad un desiderio, ne costruiamo l’immagine, attraverso il
nostro cervello giallo creativo ed immediatamente dopo, cosa facciamo? Lo analizziamo e lo
giudichiamo (“non può essere”, “è solo un sogno”, “non me lo merito”, eccetera eccetera)

Anche se l’immagine è nel lobo frontale, pronta ad essere trasformata in realtà, non le è permesso
di fare nulla, giudicata e soppesata,vi si pensa sopra, se ne parla, non viene lasciata in pace.
Finchè sarà sotto analisi, l’immagine non si manifesterà mai. Finchè analizziamo, priviamo di
energia, di creatività le nostre immagini. Se le permettiamo, diamo loro la più grande energia che
ci sia.
Se comprendiamo veramente come funziona il nostro cervello, come può influenzare l’energia e la
realtà, dovrebbe risultarci chiaro che tutto è possibile di mutamento, che non c’è nessuna legge
scritta che proibisce di usare in qualche campo ciò che è nascosto. Noi possiamo creare ogni cosa,
ma è la pigrizia che non permette l’applicazione di questa disciplina. Però funziona. Se riuscissimo
ad avere la forza di tenere vive le nostre immagini, a dispetto di tutta la realtà esterna,
otterremmo sempre ciò che vogliamo.

CONSAPEVOLEZZA ED ENERGIA

L’energia riguarda la conoscenza che è rappresentata dalla kundalini, o serpente. Questo perché
un’onda di energia assomiglia ad un serpente. L’energia non inizia e non finisce a caso. Inizia con
un pensiero e finisce con un pensiero. Due livelli di consapevolezza contengono energia. L’energia
si muove ad onde. Il livello di consapevolezza che viene espresso dall’esperienza ci dice che tipo
di energia dobbiamo aspettarci. Se abbiamo un’intelligenza molto avanzata, ciò che è chiamato un
alto livello di consapevolezza, allora grazie ad esso cominciamo a sentire esplosioni di energia
potente.
Gli esseri che sono capaci di manifestare i loro pensieri, sanno irradiare questo tipo di energia.
Gli esseri che invece sono lenti e pigri, che vivono unicamente sulla linea del tempo del primo
livello, hanno un’energia ad onde lunghe, che inizia e finisce con pensieri e conclusioni.

Che cosa significa onda di energia? Che cosa vuol dire avere percepito in una persona una splendida
energia, o in un’altra persona un’energia dannosa?
Significa che in sé l’energia è vergine, ma che nello stesso tempo è portatrice di pensiero: è
pensiero in movimento. Se quindi una persona ha un’energia dannosa lo si avverte perché è la sua
consapevolezza che fluendo attraverso il suo cervello emana quella forma di mente. E quella mente
domina quel campo di energia, e noi la captiamo nel nostro cervelletto (mente subconscia) che è
quella parte del cervello che decifra l’energia trasformandola in campi di pensiero.

L’energia non è né buona né cattiva, né positiva né negativa: Alla luce dell’eternità non c’è nulla
che sia buono o cattivo, c’è soltanto qualcosa che in noi, che siamo riflesso di Dio, viene
riconosciuta come eco della divinità, a livello della nostra personale conoscenza.
Guardate lo spazio intorno a voi: valutate lo spazio, sentite l’energia? È viva o morta? Che cos’è
ciò che non vedete? Questo spazio è l’occulto, è l’invisibile, è un campo di energia che gira
intorno a voi ed in questo campo esistono energie e potenziali. L’atmosfera nel tempo lineare, i
campi che costituiscono gli elementi della terra, del sistema solare e della nostra galassia sono
fatti dello stesso campo energetico in stadi diversi di evoluzione. E’ lo stesso campo energetico in
stadi diversi.

Che cosa è divino in noi? Consapevolezza ed Energia che sono congelate attraverso i meccanismi del
cervello umano. Se siamo circondati di consapevolezza ed energia, che sono portatori di potenziali,
cosa influenza allora i campi? Il pensiero. E’ ciò che si chiama l’osservatore. E dov’è
l’osservatore? E’ nella nostra testa. Ogni volta che noi creiamo un pensiero, influenziamo il campo
intorno a noi. Come?

Tutta la materia è composta di particelle subatomiche. Abbiamo il nostro nucleo atomico, con
elettroni e positroni che gli orbitano intorno, che creano tutta la nostra materia, la nostra
realtà, compongono i vari elementi. Perché noi gli permettiamo di farlo, ritenendolo ovvio. Noi
siamo così sicuri della realtà che ci circonda, che la creiamo e ricreiamo attimo dopo attimo. Tutto
dipende quindi dall’osservatore. Il campo di energia non si vede perché è in movimento; nel momento
in cui smettete di guardare, vedete delle piccole luci, che non sono altro che l’onda di energia che
collassa e diventa particella con una luce orbitale che è chiamata elettrone. Nel momento in cui
smettiamo di focalizzarci sul campo visibile, le luci scompaiono. Allora tutto ciò che vediamo, è
ciò che vediamo intorno a noi. Finchè ignoriamo il campo invisibile, esso rimane inerte, non lo
attiviamo. Nel momento in cui ci focalizziamo su ciò che non si vede, che è occulto, lo sveliamo.

Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà. Ogni oggetto solido è reso solido dal
creatore di quell’oggetto. E il creatore di quell’oggetto concorda con il fatto che è solido, e
quindi rimane solido. Che cosa accadrebbe se un mattino, svegliandoci non fossimo più nella nostra
stanza da letto, ma proiettati in un altro universo? Dipende. Se svegliandoci pensassimo:”cosa è
successo alla mia stanza?” cercandola la ricreeremmo immediatamente. Se invece svegliandoci, fossimo
certi di essere veramente in un altro universo, quella sarebbe la nostra nuova realtà.
Qualsiasi cosa pensiamo, influenza l’energia: o libera l’energia dal suo passato, o la collassa nel
suo futuro. Quando ci focalizziamo su di essa, diventa massa, quando la dimentichiamo se la gode e
ritorna al suo movimento ondulatorio.

Sul nostro piano di energia abbiamo l’atmosfera di tutti questi potenziali, ma focalizzando la
nostra energia e la nostra consapevolezza sui bisogni del nostro corpo, non ci spostiamo in altri
piani. Il nostro corpo è geneticamente prestabilito per essere quello che è. Ha il suo pilota
automatico e noi che nasciamo in questo corpo, gli permettiamo di essere quello che è. Sino a quando
lasciamo che sia il pilota automatico a guidare il nostro corpo, tutto nella nostra vita è
prestabilito. Nulla di nuovo entra o esce da essa. Giorno dopo giorno permettiamo che sia il nostro
corpo a creare la realtà, ma il nostro corpo sa solo sopravvivere: ha bisogno di mangiare, di
dormire e di evacuare. E dopo che si è liberato delle sue scorie, ben riposato e pasciuto, nella
pausa tra un desiderio e l’altro, è ringiovanito.

La maggior parte delle persone non va mai oltre il livello della sopravvivenza, non si inoltra mai
nello spazio libero della creatività, e così la magia, come è chiamata, non lo sfiora mai. Se il
corpo o il cervello operano in base alla vita del giorno dopo giorno, che cosa porterà il domani? A
guadagnarsi la vita per nutrire e difendere il nostro corpo.
Perché la magia è così importante? Perché non accade mai apertamente a coloro che vivono una vita
governata dai meccanismi della sopravvivenza, ai meccanismi genetici. Perché è lo Spirito in noi,
l’osservatore in noi, che ha il potere di svelare ciò che è occulto.
Volete andarvene da questa vita? Pensate che sia così terribile? Eppure è una benedizione. Perché se
morirete questa notte, tornerete a rinascere in questo tipo di esistenza. E che tipo di genitori
avrete? Dei genitori che corrisponderanno al vostro attuale livello di accettazione.

Questo corpo morirà ed anche il cervello con tutta la sua memoria cognitiva. Riassumerete un corpo
nuovo che dovrete nuovamente sviluppare, non ricorderete questa vita, ma se svilupperete
l’immaginazione, la capacità di prendere la conoscenza e di trasformarla negli elementi fondamentali
per la creatività del pensiero, se accetterete quel pensiero, allora esso influenzerà quel campo.
Ciò che era si dissolverà e comincerà a trasformarsi, non in ciò che è già stato, ma in ciò che
sarà.

Quando ci svegliamo consapevolmente, arriva un momento in cui sappiamo. Improvvisamente ci separiamo
dalla nostra ignoranza e ci eleviamo in un cielo di libertà. Nel momento in cui sappiamo che il
nostro pensiero influenza la nostra vita, incominciamo a badare al nostro modo di pensare e lo
discipliniamo. Se lo Spirito si risveglia, ci libererà. La gioia non riguarda la fisicità. La gioia
significa essere signore della fisicità, non schiavo di essa.
Quindi se abbiamo creato ogni cosa, ogni esperienza nella nostra vita, siamo responsabili di tutto
ciò che abbiamo fatto verso noi stessi, dei nostri successi e dei nostri fallimenti, della nostra
felicità e della nostra depressione. Abbiamo cambiato posizione all’osservatore. Abbiamo impostato
la nuova verità del nostro potere, sappiamo che qualsiasi realtà e quella che ci creiamo. Rimane
solo una nuova domanda che possiamo porci: cosa voglio, ora, creare nella mia vita, attraverso
Consapevolezza ed Energia?

Ciò che sogniamo, ciò che teniamo nella mente come pensiero focalizzato, dissolverà le realtà del
passato. La vita comincerà a cadere in pezzi. Questo è cambiamento, non è vero?
La vita vissuta sulla linea del tempo è rimasta bloccata e continua a reincarnarsi. Che cosa c’è
oltre? C’è qualcosa di più da vivere, di più da essere, di più da conoscere? Sì, che c’è. Ed allora,
per entrare nella nuova linea del tempo, dobbiamo dissolvere il passato, che ci tiene legati alla
colpa, alla negatività, alla paura, al timore del cambiamento.
Che cosa può accadere quando ci focalizziamo su qualcosa di splendido? Molte cose scompaiono perché
l’energia che le tiene insieme deve essere liberata perché ciò che sogniamo possa riformarsi, in
modo nuovo.

Per molto tempo ci è stato detto: Dio è Amore. Lo abbiamo sentito, ma mai compreso.
Che cosa significa? L’amore è l’atto del continuo dare. Non è prendere. Dio dà e mantiene il
principio della Vita perché possa essere esplorata. Dio non è capace di giudicare, di condannare, di
odiare. Per Dio esiste solo il permettere. Dio è Amore.
Quando impareremo ad amare noi stessi, impareremo ad amarci così come siamo. Cesseremo di giudicarci
come un fallimento o un successo, cesseremo di sentirci in colpa per il nostro passato, lasceremo
perdere i nostri nemici, perché se li lasceremo perdere, essi lasceranno perdere noi. Avere un
nemico e tenerlo sempre presente nella propria mente richiede un’enorme quantità di energia.

Amare se stessi significa perdonarsi. Non aspettiamoci che altri ci amino: non ne sono capaci.
Aspettiamoci di amarci per noi stessi, concedendoci libertà e pace. Se diamo tutto questo a noi
stessi, lo trasmettiamo anche agli altri. Concediamo agli altri il diritto di commettere errori. La
virtù non è astinenza dalla vita: è viverla nella vita. Celebriamo il fatto di essere in vita.

Le persone che prendono sono vittime; se pensiamo che la vita ci debba qualcosa, che qualcuno nella
nostra vita ci debba qualcosa, sbagliamo. Nessuno ci deve nulla. Siamo persone che prendono, che non
danno. Impariamo a dare, impariamo ad incarnare il divino in noi, e questa è una risorsa che non ha
fine.
Essere e vivere ciò che è chiamato Dio interiore significa avere cuore leggero, essere leggeri e
gioiosi, sentire la vita con leggerezza e non come un peso.
Questo Dio che stiamo imparando a conoscere, non ha mai giudicato niente e nessuno: è la Fonte. Non
dice mai: “lo vuoi, ma non lo puoi avere”, “devi dire ti dispiace, allora te lo darò”. Dovrebbero
togliere Yeshua ben Joseph da quella croce. Che triste visione! Serve solo a farci sentire in colpa.

Questi messaggi, come qualcuno ha detto, ci danno speranza, prima di tutto perché possono abbattere
quel muro di ignoranza che non permette la conoscenza.

IL CAMPO AURICO

Aura è il termine metafisico che indica una duplice banda di energia che circonda tutti gli esseri
umani.
E’ molto specifica, nella sua energia, perché è composta da diversi livelli di frequenza con diversi
livelli di consapevolezza. Il campo aurico si stende intorno a noi, sino a dove possiamo allargare
le braccia, e comprende il nostro capo e la punta delle dita dei nostri piedi. Siamo tutti inglobati
in questo doppio campo; il primo termina al gomito, il secondo alla punta delle dita. Entrambi
girano intorno a noi.
Solo la parte del campo aurico è visibile, percepibile dal nostro cervello e ce ne possiamo
accorgere, se mettessimo una persona davanti ad un telo scuro in una stanza con poca luce. Il nostro
occhio distinguerebbe la luminescenza della frequenza più bassa del campo che ci circonda.

Ora torniamo a considerare la triade che abbiamo visto prima. Abbiamo visto in essa sette livelli,
abbiamo visto come è occorso l’intervento del tempo per rallentare la velocità di discesa
dell’energia dal 7° al 1° livello.
Abbiamo visto che siamo scesi attraverso il tempo e lo spazio nell’involuzione sino all’attuale
linea del tempo. Tutti abbiamo un’eco, tutti abbiamo contribuito a creare l’atmosfera e la mente di
ciascuno dei sette livelli. Abbiamo tutti un corpo che esiste già su ciascuna linea del tempo. Qui
abbiamo un corpo nella sua forma fisica ed abbiamo un corpo su ciascuno dei sette livelli. I corpi
che abbiamo lasciato dietro di noi sono un’eco. Sono una mente. Sono arrotolati, come l’energia del
serpente, ed aspettano di essere dispiegati.
Ed ecco che ritorniamo a valutare le frequenze che abbiamo già visto prima, frequenze sulle quali
vibrano i nostri sette corpi:

il primo corpo vibra su di una vibrazione hertziana
il secondo corpo vibra sull’infrarosso
il terzo corpo vibra sullo spettro della luce visibile
il quarto corpo vibra sull’ultravioletto
il quinto corpo vibra sulla frequenza dei raggi x
il sesto corpo vibra sulla frequenza dei raggi gamma
il settimo corpo è nell’infinito sconosciuto

Quando vogliamo accedere ad uno di questi corpi, ci focalizziamo su uno dei livelli secondo il
nostro livello di accettazione; così iniziamo a dispiegare l’atmosfera di quel livello, che diventa
consapevolezza che entra nel cervello attraverso la sua parte posteriore, chiamata cervello rettile,
che attiva la corteccia cerebrale.
E’ un flusso della mente quello che attiva la corteccia cerebrale e crea un luogo dove si sta così
bene che ci si meraviglia di come non si sia potuto incontrarlo prima, goderne prima; nel momento in
cui lo lasciamo, pensiamo che è stato solo un sogno, perché quel luogo si sarà di nuovo arrotolato
in un’altra atmosfera.

I nostri sette corpi, sono contenuti nel corpo fisico ed irradiano ciò che viene chiamato campo
aurico. Tutti i corpi sono contenuti nella materia informe che costituisce l’incarnazione fisica che
abbiamo oggi. Tutti i corpi sono rimasti nella ruota delle incarnazioni ed in quella ruota non sono
mai andati oltre il terzo livello.
In ogni vita, non siamo mai andati oltre i nostri tre corpi di consapevolezza, anche se in noi erano
contenuti altri quattro corpi radianti. Arrivare alla luce non è la fine della storia: è solo un
luogo familiare. Nel corpo radiante di luce sono contenuti altri quattro corpi attraverso i quali si
accede a diversi livelli di tempo. Sono il nostro veicolo per arrivarci.

Nella nostra ultima vita non siamo andati oltre la luce. Nella luce abbiamo rivisto la nostra vita
precedente, dispiegando l’energia che ci ha fornito uno schermo vivente dove abbiamo rivisto le
nostre azioni, chi eravamo, come è stata la nostra evoluzione. E quando abbiamo deciso di tornare,
lo abbiamo pensato con un corpo di luce, certi che avremmo potuto fare meglio in un corpo fisico.
Abbiamo pensato con un cervello corrispondente al corpo in cui ci siamo trovati. Quando si muore, si
va direttamente nell’infrarosso; è un reame medianico. In questo reame appare il fascio di luce, noi
lo percorriamo ed in realtà passiamo dalla zona inferiore dell’infrarosso a quella superiore, ed
entriamo quindi nella luce. Chi è la luce? NOI. E’ li che rivediamo tutto, attraverso l’energia del
nostro terzo corpo.
Tutto ciò che abbiamo continuato a fare sinora, è tornare a tutto questo, non abbiamo mai esplorato
l’energia degli altri quattro corpi radianti, che sono ciò che è occulto.
Così abbiamo continuato a riciclare il nostro corpo di luce, il corpo infrarosso ed il corpo fisico,
ma dobbiamo ancora svelare i quattro reami superiori.

Lo studio della meccanica quantistica (i quanti sono pacchetti di energia) dice, e l’esperienza
dello scienziato lo conferma, che qualunque cosa pensiate che una particella possa essere, lo sarà.
Il comportamento della particella dipende dall’osservatore. Per esempio, gli scienziati hanno
concluso che l’elettrone di un atomo di idrogeno è in orbita perché quando li hanno studiati hanno
visto diverse traiettorie attorno al nucleo. Ma quando arrivarono a comprendere che l’osservatore
influenza le particelle, arrivarono alla conclusione che non c’è nessuna particella, ma solo una
nuvola di elettroni intorno al nucleo. Hanno scoperto l’elettrone quando si aspettavano di trovarlo.
Immaginate allora cosa fanno tutti questi atomi quando noi ci distraiamo e ci giriamo dall’altra
parte? Ci giriamo e gli atomi spariscono; quando torniamo a guardarli, tornano ad esserci. Come
sappiamo che la Terra c’è ancora quando andiamo a dormire? Perché ne siamo certi, perché creiamo
quella realtà, la confermiamo sulla linea del tempo. Se è così, anche la mente del più umile degli
uomini serve a mantenere costantemente la forma. Che cos’è una legge? Una legge dice che si deve
obbedire alla forma e non farlo significa andare contro la legge. Noi così operiamo secondo la legge
della convenzione. Conveniamo che le cose stanno proprio così.

LA KUNDALINI E I SETTE SIGILLI

Il potere della triade non solo circonda il nostro corpo, ma è anche racchiuso in esso.
Il corpo umano ed il suo cervello ha sette centri, chiamati sigilli. Questo significa che ciò che è
importante per noi è dove sta la nostra energia. Ogni sigillo ha qualcosa a che fare con i nostri
atteggiamenti; soprattutto con i tre sigilli inferiori, che sono aperti in tutti e lo devono, per
poterci dare l’energia che ci tiene in vita. Significa che sono i tre sigilli che ci garantiscono la
sopravvivenza, che funzionano sul piano tridimensionale della Terra e con il suo flusso del tempo.

Qualsiasi cosa pensiamo, apre l’energia del nostro corpo. Nel flusso lento del tempo, l’energia esce
a spirale dai primi tre sigilli e si manifesta come sessualità, sofferenza o potere. Quante persone
riusciamo ad influenzare con questi atteggiamenti?
Ma nel nostro corpo esistono altri quattro corpi radianti superiori, che, se attivati, ci farebbero
avere la consapevolezza a livelli superiori, e potremmo essere in grado di influenzare con frequenze
nuove la nostra realtà attuale.

Parliamo di Kundalini: è un vecchio termine ed una legge antica. Dice che in ogni essere umano dorme
un serpente arrotolato; il serpente è l’energia della vita e giace alla base della spina dorsale.
Questa energia è riservata per qualcosa di molto speciale , qualcosa che è nascosto e riservato per
l’evoluzione umana. Si dice che quando il serpente si alza, si divide in due; la via che partendo
dalla base della spina dorsale sale sino alla parte anteriore della corteccia cerebrale, è definita
il viaggio. E’ il viaggio dell’illuminazione, che avviene quando il serpente si sveglia e comincia a
dividersi e danzare attorno alla spina dorsale. E’ una energia potente, che sale e scende lungo la
colonna, ionizzando il fluido spinale e cambiandone la struttura molecolare; quando il serpente
danza, cambia anche lo schema di base del DNA dell’intero corpo. La fine del suo viaggio è il centro
del nostro cervello medio.

Il cervello rettile, invece, avvolge la parte superiore del tronco encefalico; assomiglia alla rete
di una ragnatela. Il luogo dove risiede il subconscio è il cervello rettile. La formazione
reticolare è in realtà un sistema di interruttori che permette a certe informazioni di passare e di
arrivare alla corteccia cerebrale. Quest’ultima è come un computer e qualunque cosa vi si programmi
diventa realtà ed influenza soprattutto il corpo. Quando l’energia del serpente sale, ionizza
l’intero fluido che scorre in su ed in giù lungo la spina dorsale. E quando arriva alla formazione
reticolare, apre tutti gli interruttori. Che cosa significa? Che tutte le porte verso il subconscio
vengono spalancate. Quando arriva al cervello medio, trova un essere chiamato talamo. Anticamente
esso era detto “il guardiano della porta”.

L’energia della Kundalini attiva ed apre questa porta, e il talamo è un punto critico nel cervello
medio perché è anche il protettore della ghiandola pineale. Il talamo è il punto in cui tutte le
linee principali che provengono dalle terminazioni nervose si incontrano con le fibre della
formazione reticolare; è il punto in cui vengono azionati degli scambi. Quando la Kundalini apre
questa energia, tutto ciò che vi era rimasto nascosta in forma di subconscio fluisce liberamente
verso un punto del cervello chiamato lobo frontale. Tutto ciò che fluisce è l’antica conoscenza che
emerge, permettendo al subconscio di accedere pienamente alla nostra mente consapevole.
La Kundalini è lo strumento della completa illuminazione. Cosa significa? Significa riuscire a
vedere oltre il velo, per conoscere ciò che non è mai stato conosciuto e riuscire a sperimentare in
un momento tutto ciò che c’è. Tutto ciò che abbiamo vissuto e che vivremo, in un momento può essere
svelato.

A livello filosofico, la Kundalini è un’energia che esiste solamente nel totale allineamento con il
momento presente, l’unico momento in cui questa energia esiste.
Avete presente il caduceo? Il simbolo rappresenta la salute. La verga può essere paragonata alla
spina dorsale, il due serpenti che salgono e si fronteggiano in cima possono essere paragonati alla
Kundalini e le ali ai lati della sfera possono essere assimilati alla libertà, alla guarigione
completa.
Questo antico simbolo ci dice che possiamo inoltrarci nel momento presente focalizzandoci su una
salute radiante. Se riusciamo a tenere il momento presente, accade esattamente ciò su cui ci stiamo
focalizzando ed abbiamo la guarigione. Questo è il potere di salita dell’energia che cambia, ionizza
il campo magnetico e ristruttura il DNA. Quante persone sono guarite con l’aiuto della mente? Ecco
come hanno fatto :

1° SIGILLO: rappresenta la sopravvivenza e la procreazione
2° SIGILLO: rappresenta la sofferenza e spesso è collegato alla sopravvivenza ed alla procreazione
3° SIGILLO: plesso solare, rappresenta il potere
4° SIGILLO: collegato alla ghiandola del timo, l’inizio della trasmutazione
5° SIGILLO: collegato alla tiroide, dire e vivere la verità senza dualismo
6° SIGILLO: collegato alla ghiandola pineale, si attiva quando l’energia comincia a penetrare la
mente inconscia ( il velo di Maja )
7° SIGILLO: collegata all’ipofisi situato sulla fronte attiva chimicamente la parte latente del
cervello

I SETTE CORPI O IL CAMPO AURICO

Abbiamo un corpo nella sua forma fisica ed abbiamo un corpo su ognuno dei livelli del triangolo. I
corpi che abbiamo lasciato dietro di noi sono un’eco, sono una mente; sono arrotolati ed aspettano
di essere dispiegati.
Quando vogliamo accedere ad uno di quei corpi, lo facciamo focalizzando la nostra consapevolezza e
la nostra energia su uno di quei livelli, secondo il nostro livello di accettazione. E quando lo
facciamo, iniziamo a dispiegare l’atmosfera di quel livello, ed essa diventa consapevolezza che
entra nel nostro cervello attraverso la sua parte posteriore, chiamata cervello rettile.
E’ un flusso della mente che entra direttamente dalla parte posteriore del cervello ed attiva la
corteccia cerebrale.

Quando questo capita, quel livello di consapevolezza è un luogo talmente caro, familiare, che sembra
di essere “tornati a casa”; ma nel momento in cui lo lasciamo, penseremo che sia stato un sogno,
perché si sarà nuovamente arrotolato in un’altra atmosfera, in un’energia diversa.
Da tanto tempo, questi corpi ci accompagnano, sono rimasti con noi nella ruota dell’incarnazione ed
in quella ruota non sono mai andati oltre il terzo livello. Che cosa significa questo? Significa che
in ogni vita oltre ai primi tre corpi erano contenuti in noi altri quattro corpi radianti; quando
noi dipartiamo, siamo nel terzo corpo ed in quel corpo di luce sono contenuti gli altri quattro
corpi; arriviamo alla luce, ma non andiamo mai oltre.

Nella luce, abbiamo rivisto la nostra incarnazione, nel nostro corpo di luce, come un film che ci dà
la possibilità di valutare quale evoluzione abbiamo raggiunto. Dispiegando l’energia, dal nostro
terzo corpo, comprendiamo la nostra evoluzione. E quando decidiamo di tornare, lo decidiamo da un
corpo di luce, consapevoli che potremmo fare di meglio in un altro corpo fisico; mentre prendiamo
questa decisione, ci sono altri quattro corpi potenziali contenuti nella luce. E ciò che abbiamo
fatto finora è stato di accettare di tornare a questo; non abbiamo mai utilizzato i nostri quattro
corpi superiori.
Yeshua ben Joseph, il Cristo, è venuto in Terra per dimostrare che c’era vita dopo la morte. Ed il
modo in cui lo fece, fu di sacrificare la propria vita. Così dovette lasciar morire il proprio corpo
e dovette dispiegare tutti gli altri corpi, sino al settimo livello, per poter dire : “Io e mio
Padre siamo Uno”.

Dovette abbandonare il corpo di luce, per manifestare il corpo blu; dovette abbandonare il corpo blu
( che è Shiva ) per manifestare il corpo d’oro. Dovette abbandonare il corpo d’oro per entrare nel
corpo rosa e quindi andare nell’Infinito sconosciuto; e fu da questo stato che resuscitò il suo
corpo e gli diede vita. Gli diede vita eterna.
Il suo corpo fisico vibrava allora alla velocità della luce, che corrispondeva al livello della sua
consapevolezza. Dio era ora uomo, elevò la sua vibrazione e ne ricostruì la materia fisica ed
elevando la sua frequenza permise alle sue particelle di entrare nello spazio libero. E quando
scomparve, scomparve al livello della luce. Fu allora chiamato il Cristo, il Risorto.

LA KUNDALINI ED I SETTE CHAKRAS

Il nostro corpo, il nostro corpo fisico, ha sette chakras, o ruote di energia, che sono come sigilli
per accedere ai nostri potenziali sette corpi sottili.
Le bande di energia sono ciò che tiene insieme il nostro corpo fisico, in accordo con i sigilli.
In ogni essere umano, l’energia esce a spirale dai primi tre centri, e si manifesta come sessualità,
sofferenza e potere. Chi di noi è immune dall’influenza di questi atteggiamenti?
Se riuscissimo a sbloccare i sigilli superiori attiveremmo i nostri livelli superiori di
consapevolezza. Se facessimo questo, potremmo cambiare tutta la nostra realtà, ricrearla, con la
maggiore consapevolezza di una mente superiore.
Poiché lo Spirito creatore è presente ad ogni livello della sua manifestazione, è presente ovunque
nel nostro corpo, che può essere paragonato ad un palcoscenico, eretto tra cielo e terra su cui si
svolge il dramma cosmico dell’anima.

Proprio attraverso la conoscenza del percorso della manifestazione nel nostro corpo, possiamo fare i
primi passi verso la consapevolezza più profonda. Ogni cellula del nostro corpo è energia
condensata; è un centro di energia, che emana luce pulsante. Ogni cellula porta nel proprio nucleo
un centro di forza condensata, la doppia elica, che racchiude in sé la conoscenza, diventata
materia, di tutti i nostri caratteri ereditari, i processi fisiologici, i talenti, le forze mentali,
le forze emozionali. Così le energie ruotanti dei sette punti energetici chiamati chakras, possono
costituire un modello differenziato capace di tradurre quali forze fondamentali agiscano in ognuno
di noi, associate a quella che può essere definita la “consapevolezza materiale”, che troviamo in
ogni forma di vita e che organizza la vita organica.

Se scendiamo lungo la scala dell’involuzione, troviamo il settimo chakra, collocato sopra la sommità
del capo, come ispirazione creatrice di tutto ciò che noi siamo. Da qui inizia la manifestazione
attraverso il corpo.
Il sesto chakra , posto tra le sopracciglia,ci introduce alla polarità. L’unità si divide e diventa
dualità. E’ considerato il centro dei nostri pensieri e della funzionalità mentale; chiamato anche
terzo occhio, ha una grande importanza nella nostra crescita consapevole verso una nuova realtà.

Il quinto chakra , nella zona della gola, rappresenta la creazione che si manifesta attraverso i
cinque sensi ed è sottoposta alla legge degli elementi. In questo caso l’elemento è l’etere, la
vibrazione, in cui si spande il suono creatore, simbolo del chakra. In questo centro troviamo il
potenziale della nostra creatività.
Il quarto chakra è situato all’altezza del cuore, rappresenta l’elemento aria ed è il centro di
comunicazione tra i centri inferiori e quelli superiori. Il cuore è simbolo di amore ed il quarto
chakra significa proprio questo, a livello emozionale: la manifestazione dell’amore.
Il terzo chakra è al livello del nostro plesso solare, associato all’elemento fuoco ed il potenziale
emotivo è il potere, la forza.

Il secondo chakra è all’altezza dell’osso sacro, poco sotto l’ombelico, rappresenta l’elemento
acqua, la sessualità e la fluidità o rigidità nella vita sono i potenziali emotivi.
Il primo chakra, situato alla fine del coccige, rappresenta l’elemento terra, il nostro radicamento
e la nostra forza di sopravvivenza.
La manifestazione si è compiuta.
Ogni centro di energia, è collegato quindi ad una carica emotiva, oltre che alle principali
ghiandole che regolano le funzionalità del corpo; siamo in una visione olistica di noi stessi, nel
nostro insieme, corpo, mente, anima; siamo altresì collocati nella visione del tutto, dell’unità,
attraverso le rappresentazioni degli elementi etere, aria, fuoco, acqua e terra. Tutto è ancora una
volta racchiuso in noi, perché noi siamo la manifestazione.

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