Come si svolge l’ipnosi regressiva?

pubblicato in: AltroBlog 0

Come si svolge l’ipnosi regressiva?

Leggi un estratto dal libro “Ipnosi regressiva – il viaggio esplorativo” di Roberta Sava

di Roberta Sava – 27/06/2016

Come si svolge l’ipnosi regressiva?

Cosè lIpnosi Regressiva?

In poche parole, lipnosi è una tecnica per raggiungere la trance, ossia uno stato naturale di
coscienza diverso sia dal sonno che dalla veglia. Semplice. Tutto qui. Niente macumbe o formule
segrete. Con delle semplici immagini, conduco il paziente attraverso un percorso interiore durante
il quale abbasso lattività dellemisfero sinistro quello preposto alle funzioni logico-critiche e
che non sta mai in silenzio e alzo quella dellemisfero destro, deputato ai ricordi e alle
emozioni. Perché è proprio in questultimo che sono conservate le memorie antiche.

Ipnosi regressiva e linea del tempo

[…] Lipnosi diviene Regressiva quando i contenuti che emergono vengono ricondotti alla linea del
tempo, così come viene da noi convenzionalmente riconosciuto e usato. Oggi sappiamo che il tempo non
esiste e che le nostre vite sono sincroniche, ossia che quelle passate e future, insieme a quella
attuale, coincidono in un eterno presente. Non solo coincidono, ma si influenzano a vicenda: in
altre parole, se oggi ho imparato a chiedere perdono e a ringraziare laltro per avermi fornito una
preziosa occasione di apprendimento, anziché considerarlo il mio carnefice, questo concetto viene
contemporaneamente acquisito anche dalla me che nel 1235 ha dato inizio a una faida in Galles,
cambiando sincronicamente tutte le mie vite. Quindi, quella me del 1235 non va più a vendicare il
torto subìto, piombando sul villaggio vicino: anzi, offre un banchetto di ringraziamento arrostendo
il vitello grasso. La me di oggi e la me di quel lontano 1235 sono connesse dalla Matrix.

Consentitemi ancora una metafora. Facciamo lipotesi che io abbia unazienda con numerosi negozi
dislocati in varie città nel mondo: ognuno di questi negozi, peraltro identici fra loro, fa capo a
me, che sono la sede centrale. Se nel negozio di Pechino uno degli articoli da me venduti crea un
danno al cliente a causa di un difetto di progettazione, questo viene immediatamente comunicato alla
sede centrale che, a sua volta, comunica levento e modifica larticolo in tutti i suoi negozi,
ovunque essi siano. Sincronicamente, ogni negozio beneficia del miglioramento dellarticolo.
Ora sovrapponete limmagine dei numerosi negozi alle innumerevoli vite emanate da una singola Anima
Unica (la sede centrale), e dislocateli lungo lasse del tempo. Una sorta di franchising dellAnima.

In altre parole, tutto ciò che viene acquisito da unAnima nel corso della sua esperienza terrena
viene trasmesso allAnima Unica che lha generata. Questultima, dunque, acquisisce i contenuti di
tutte le sue emanazioni sincroniche le singole Anime che fanno esperienze di vita su vari livelli
e piani diversi e, a sua volta, le restituisce. Quindi, la me di oggi ha unAnima portatrice della
consapevolezza acquisita sia in tutte le mie vite, sia in tutte quelle delle mie Anime Gemelle emanate dalla mia Anima Unica.
Lo ripeto: siamo tutti Uno.
Se non avete capito esattamente la metafora (la fisica quantistica è decisamente ostica e qui sto
parlando di entanglement o correlazione quantistica), lasciate perdere e usate come riferimento
lasse del tempo e il viaggio che lAnima compie di vita in vita. Funziona benissimo ugualmente.

Ritrovarsi attraverso l’ipnosi regressiva

La prima volta che ho trovato una vita sincronica durante una regressione non riuscivo a capire come
fosse possibile che Rosy, una maestra trentasettenne di Viterbo, potesse rievocare la vita di un
bambino morto a dodici anni nella Cagliari degli anni Settanta, mentre in quel periodo lei andava
alle elementari a Roma. Quel bambino era tragicamente morto a un incrocio, in un incidente
automobilistico. Dopo la regressione, Rosy mi raccontò che, fin da bambina, nutriva uninspiegabile
paura degli incroci: che guidasse lei o guidassero altri, in loro prossimità sobbalzava, come
succede quando alle nostre spalle cè un rumore improvviso, e per questo veniva persino bonaria-
mente derisa. Non me ne aveva parlato prima perché non vi aveva mai dato importanza. Una settimana
dopo la regressione questa paura era però completamente scomparsa. A me questo è bastato. Quando un
paziente rievoca una sua vita precedente non ci è dato sapere se effettivamente sia la sua o se
appartenga alla sua Anima Unica. Questo particolare, ad ogni modo, non è rilevante ai fini della
guarigione: come dico sempre, anche se la persona si fosse immaginata tutto, per me il contenuto
emerso sarebbe comunque importante, dato che fra decine di scenari fantastici che avrebbe potuto scegliere, ha scelto proprio quello che poi mi ha riportato in seduta.

[…] In alcune regressioni può capitare di incontrare i nostri attuali familiari, nelle vesti degli
aguzzini che in quelle antiche vite ci hanno fatto soffrire, ma non succede mai che si torni a casa
e si chieda il divorzio al coniuge che abbiamo appena visto avvelenarci nel Medioevo per questioni
di eredità. Non dimenticate che il nostro saggio Sé Superiore ci mostra solo quei contenuti che
siamo pronti ad accettare e assimilare. Inoltre, per via delle legge karmica, se il nostro attuale
marito ci ha avvelenati nel lontano 1324, è probabile che due vite prima noi lo abbiamo ucciso a
nostra volta: si comprende cioè che non esistono vittime e carnefici, ma solo Anime che imparano.

Siamo tutti in cammino. Lo stesso cammino per tutti. In definitiva, lesperienza con lIpnosi
Regressiva è un appassionante viaggio in compagnia di noi stessi, declinati nelle mille
sfaccettature che la nostra Anima cesella vita dopo vita. Siamo noi che amiamo o odiamo qualcuno;
siamo noi che salviamo o condanniamo. Siamo sempre noi che comprendiamo o neghiamo la vita. Siamo
noi i figli, i genitori, gli amanti, gli amici, i fratelli, i complici o i compagni di viaggio di noi stessi e abbiamo sempre un copione da recitare e far recitare.

Estratto dal libro “Ipnosi regressiva” di Roberta Sava

http://www.macrolibrarsi.it/autori/_roberto-sava.php?pn=1567

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *