Chi incontrerà Dio? di Yoganandaji

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< Chi incontrerà Dio? > – di Yoganandaji

Tratto da:

< Il vangelo di Gesù, secondo Paramhansa Yogananda >

Volume terzo.

Edizioni Vidyananda

– Opportunità Perduta –

“Una volta che il maestro guru-precettore viene tolto dalla terra egli deve

chiudere la porta del suo insegnamento. Quindi, se qualcuno venisse e bussasse

alla porta della preghiera dicendo: ‘Signore guru, aprimi la porta divina’, il

guru risponderebbe: ‘Hai avuto l’opportunità di ricevermi e non l’hai fatto,

perciò ora non posso accettarti’. E se quelli dicessero ancora: ‘Signore guru,

abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, tu hai insegnato nelle nostre piazze,

perché non dovresti rispondere alle nostre preghiere?’, la voce interiore del

devoto in preghiera risponderebbe: ‘Il Signore non ti conosce, devi

allontanarti, perché sei un operatore d’iniquità’.

“Tutte le anime che vogliono la salvezza devono riconoscere il guru-messaggero

di Dio mandato in risposta alle loro preghiere. Se non lo fanno, non troveranno

la salvezza da soli in questa vita, o nel mondo astrale dopo la morte. Ma se

quando rinasceranno pregheranno per avere un guru e continueranno a meditare,

Dio manderà loro nuovamente un guru-messaggero per la loro redenzione. Ogni

devoto che ignora il messaggero divino mandato in risposta alle sue preghiere

subirà la punizione di non incontrare un altro guru in quella vita terrena e nel

mondo astrale dopo la morte.

“Io profetizzo che in futuro ci saranno molti devoti nella parte orientale,

occidentale, settentrionale e meridionale del mondo, che per la loro devozione

incontreranno i giusti guru, e impareranno a meditare propriamente e a porre le

loro coscienze nella Coscienza Cosmica di Dio Padre; ed ecco, ci saranno molti

devoti tra loro, provenienti dalle diverse parti del mondo, che mediteranno fino

agli ultimi giorni delle loro vite e che saranno i primi ad entrare nel regno

della Coscienza Cosmica. Tuttavia ci saranno molti devoti tra loro che sebbene

avranno cominciato a meditare prima nella vita, non saranno però regolari nella

meditazione, e per questo alla fine, dopo molto tempo, se persisteranno, in

ultimo otterranno la Coscienza Cosmica”.

– Bisogna Seguire il Guru –

Nelle suddette parole Gesù parla dell’assoluta necessità di seguire un guru, una

volta che questi viene mandato in risposta alle preghiere del devoto. Nessuno

può incontrare casualmente un guru-precettore senza possedere del buon karma.

Perciò quei devoti che ignorano il guru e poi si pentono, e desiderano conoscere

Dio dopo che il guru se n’è andato, con la persistenza nella meditazione devono

svilupparsi a tal punto che dopo la loro morte possono avvicinarsi al cielo.

In tal modo il devoto avrà fatto qualche progresso, ma sarà tutto ciò che potrà

ottenere. Vedrà molti altri profeti e devoti che hanno seguito il loro guru

presente nel cielo, ma egli non riuscirà ad entrarvi. E dovrà tornare sulla

terra per pentirsi ancora, e pregare e incontrare il guru datogli da Dio, e

trovare la salvezza tramite lui.

Generalmente Dio Stesso non insegna, ma Si serve delle parole, della mente e

della coscienza di un guru avanzato per insegnare al devoto ricercatore. Una

volta che Dio manda un guru in risposta al forte desiderio innato del discepolo,

questi deve ubbidire al guru, altrimenti non avrà la salvezza, almeno in quella

vita e nel mondo astrale dopo la morte. Una volta che un discepolo sceglie un

messaggero divino, o un guru mandato da Dio, questi non può essere cambiato in

nessuna incarnazione.

Un vero guru e un vero discepolo stabiliscono il patto

divino che s’aiuteranno reciprocamente con l’amore, la comprensione, la lealtà e

la meditazione, finché entrambi non raggiungeranno l’emancipazione finale in

Dio. Bisogna ricordare che tutti quei devoti che ignorano un grande guru, dopo

la morte possono avere una visione fugace del cielo, se la guadagnano con dei

meriti spirituali.

Gesù voleva dire che quei ricercatori che durante la sua vita terrena lo

ignorarono, ma in seguito cercarono con insistenza il regno di Dio e il Suo

contatto, dopo la morte avrebbero avuto una visione fugace del cielo dove

avrebbero visto Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno della

Coscienza Cosmica. Solo che ad essi, per quella volta, non sarebbe stato

permesso d’entrare.

Comunque, bisogna ricordare che qualcosa è meglio di niente, e che tutti quei

devoti che avranno una visione fugace del cielo sicuramente formeranno nelle

loro anime un grande desiderio d’entrare nel regno di Dio. Quando rinasceranno,

queste anime avranno fin dalla nascita un desiderio straordinario di conoscere

Dio. Questo desiderio, se nutrito da preghiere, buone azioni e ricerca

spirituale, attirerà loro da Dio il giusto guru che li guiderà lungo il sentiero

divino.

Nelle suddette parole Gesù dice chiaramente chi può entrare nel regno di Dio.

Egli non disse mai che solo pochi, o molti entreranno nel regno di Dio, ma disse

che i sinceri ricercatori attireranno a sé il giusto guru-precettore. Se

seguiranno il messaggero mandato da Dio, quella sarà la via più facile, o la

porta stretta per entrare nella Coscienza Cosmica. Perciò è evidente che tutti i

ricercatori del regno di Dio devono pregare profondamente, e cercare finché non

trovano il giusto guru che è in contatto con Dio e mandato in risposta alle

preghiere del devoto.

– La Speranza del Cielo –

Inoltre, con queste parole Gesù dà la speranza del cielo a tutti i figli prodighi

di Dio, nei quali è celata l’immagine potenziale del Padre. In risposta alla

domanda: ‘Solo pochi entreranno nel regno di Dio?’, Gesù non limita il numero, o

fa del cielo il possesso esclusivo di pochi aristocratici spirituali. Invece

mette in rilievo che molti devoti che cercano Dio – Cristiani, Indù, Musulmani,

Ebrei e molti altri – sorgeranno nei quattro angoli della terra. Ma saranno

realmente qualificati solo quelli che persisteranno nel sentiero divino da

quando lo cominciarono sino al termine, finché non raggiungeranno la salvezza.

Essi saranno i primi, o entreranno comparativamente presto nella Coscienza

Cosmica e nello stato d’emancipazione finale. Mentre tutti quei devoti che

cominciano a camminare sul sentiero di Dio, ma poi sono irregolari nel seguirlo,

potrebbero impiegare parecchie incarnazioni (purché siano persistenti) per

ottenere la Coscienza Cosmica e l’emancipazione finale.

Questo è ciò che Gesù intendeva dicendo che gli ultimi saranno primi e molti tra

i primi saranno ultimi. Tutti i devoti il cui entusiasmo spirituale, dopo essere

entrati nel sentiero, è uniforme e persistente sino alla fine, saranno i primi a

ottenere la Coscienza Cosmica; ma, quei devoti che prima entrano nel sentiero

spirituale e poi diventano lenti, o irregolari, nel percorrere il sentiero della

meditazione, possono impiegare più di un’incarnazione per entrare in ultimo

nella Coscienza Cosmica e ottenere l’emancipazione finale.

È meraviglioso sapere che Gesù assicurò a tutti i ricercatori della verità che

troveranno certamente Dio – perché sono fatti a Sua immagine – purché

abbandonino il vagabondaggio dissipatore nella terra dell’ignoranza e della

coscienza materiale. Con l’aiuto del giusto guru-precettore e con la meditazione

regolare, uno può ritornare sui propri passi nella casa della Coscienza

Cosmica.

– Salvezza Ritardata –

Gesù dice che solo i ricercatori che ignorano il messaggero divino mandato in

risposta alle loro preghiere avranno ritardata la loro salvezza; ma, non appena

gli esseri umani, anche i più grandi peccatori, comprenderanno la follia delle

loro cattive azioni, si pentiranno. Tutti quelli che si pentono delle loro

malvagità, e cercano di seguire energicamente il sentiero spirituale, certamente

incontreranno il giusto guru-precettore e raggiungeranno lo stato di Coscienza

Cosmica. In un concorso per esami, alcuni che furono tra i primi ad accedervi

potrebbero essere gli ultimi a superarlo, mentre alcuni tra gli ultimi a

iscriversi potrebbero risultare i primi, per la loro coscienziosa

applicazione.

Secondo Gesù non è il momento in cui un devoto entra nel sentiero spirituale che

conta, ma la sua perseveranza nel sentiero, che gli permette d’ottenere il regno

di Dio. Gesù dice chiaramente che molti devoti da oriente e occidente, da nord e

da sud, con una ricerca perseverante e con l’aiuto di un’anima esemplare o del

guru-precettore, infine riusciranno a sedere a mensa o a stabilire

permanentemente le loro coscienze nel regno di Dio.

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