Che cosa rappresenta veramente un Sacro Guru? di Govinda

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Tratto da:

Govinda
LA CONOSCENZA DELL’INFINITO
Meditazione e realizzazione di Dio

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IL MAESTRO E LA CONOSCENZA

Non appena la fede e la devozione di un discepolo diventano molto forti,
egli sviluppa un grande desiderio di stare vicino al Maestro, di fare
meditazione e di parlare di esperienze divine. Nel momento in cui la sua
mente si esalta al solo pensiero di queste cose e pulsa con la costante idea
della Conoscenza Infinita, la sua anima diventa automaticamente spirituale.

La concentrazione è richiesta per avere la visione della Luce. Se un
fotografo, mentre scatta l’obiettivo, muove la macchina fotografica,
l’immagine non viene ripresa. Noi vogliamo vedere Dio con la nostra mente,
ma se essa si muove ed è instabile, non possiamo avere l’esperienza.

Egli è infinito, mentre i nostri sensi sono finiti. Come può il finito
afferrare l’Infinito?

Può l’oceano essere contenuto in un vaso? I nostri sensi sono fisici e
limitati, non possono diventare una sconfinata dimensioni spirituale. Questa
è la ragione per cui abbiamo bisogno della concentrazione, che è l’arresto
delle fluttuazioni mentali, l’annullamento dei sensi, nonché dell’aiuto di
un potere sovrumano che è di per sé infinito, in cui è contenuto l’intero
universo.

Il cosmo è tenuto in vita dalla stessa energia che ci fa respirare e che si
trova in noi, oltre che allo stato attivo di sottile vibrazione, anche allo
stato passivo e latente di intelligenza statica. L’universo respira e pulsa
come il cuore. Si espande e si contrae come il nostro petto quando
respiriamo. Quindi, la conoscenza di questo potere vitale è qualcosa di
veramente grandioso, e il metodo per ottenerla ve lo dà il Maestro. Se non
avete la chiave per aprire la porta, non potete entrare nel tempio della
Luce.

Dentro ognuno di noi vi è la stessa entità spirituale, per cui, su questo
livello, tutta l’umanità è una. Sul livello fisico, invece, ci sono soltanto
differenze e Dio, che è uno in tutto, non può essere attinto attraverso
queste. Egli si compiace solo della devozione, dell’intenso amore per Lui,
del desiderio sincero di verità che si concretizza nello sforzo di
raggiungerlo. Egli guarda con occhio benevolo chi medita e dà in abbondanza
solo al devoto che cerca di unirsi a Lui.

La meditazione di risveglio interiore è come il numero uno e tutte le altre
pratiche religiose sono come lo zero. Se mettete uno dinanzi agli zeri,
avrete un valore grandissimo, ma se togliete quel solo uno non rimarrà
niente.

Il semplice ammirare l’immagine di un bimbo non soddisfa chi desidera avere
un figlio, in quanto egli vuole un figlio vivente. Il possedere la
fotografia di un medico non è di alcun giovamento ad un ammalato. Gli
occorre invece un medico in carne e ossa per diagnosticare la malattia e
prescrivere la medicina adatta da prendere in giuste dosi. Solo in questo
modo egli potrà guarire. Stare davanti ad un quadro che rappresenta cibi
sostanziosi o leggere una lunga lista di piatti prelibati non sazia lo
stomaco e non soddisfa le esigenze del corpo, che ha bisogno di cibo
concreto da mettere sotto i denti.

Tutto ciò lo condividete. Ma quando veniamo a Dio e alla devozione vi
comportate in maniera molto contraddittoria, vi accontentate di fotografie,
di immagini e di scritture. Adorate queste cose solo perché non conoscete il
modo corretto di fare religione. Il risultato è l’ignoranza della Verità,
l’insoddisfazione, la debolezza interiore e la morte spirituale.

Solo il Maestro vivente può trasmettere la conoscenza vivente di Dio. Egli
non è un disegno inanimato, una scultura insensibile, un nome formato da
semplici lettere, ma una grande realtà cosciente, solo essa capace di tirare
fuori un individuo dall’illusione che lo sommerge, così come solo un uomo
vivo può farvi uscire da una situazione o salvare chi sta annegando.

Solo con l’aiuto del Maestro che è nel corpo potete avanzare nel vostro
cammino e arrivare alla perfezione del Sé. È inutile che vi dedicate alla
meditazione e alle tecniche di risveglio se non avete un Maestro divino
dalla vostra parte, il consenso di un realizzato, perché sarà solo una
perdita di tempo. Senza il suo favore le tecniche sono semplici esercizi,
sterili e vuoti, per cui Kundalini non si sveglierà mai

Il Maestro vivente permea le tecniche di potere spirituale. Attraverso esse,
questo potere entra nel discepolo e lo fa evolvere. La sua influenza divina
è la loro anima. Se manca, le tecniche sono simili ad un corpo privo di
vita, ad un cadavere inerte che non può fare niente. Sforzatevi quindi con
tutto il cuore di desiderare un Maestro che sia nella forma fisica,
cercatelo e lo avrete.

Per quanto possa impegnarsi, l’uomo non riuscirà mai con le sue sole
capacità a trascendere la mente, ogni tentativo è destinato a fallire, a
ricadere nella mente stessa.

L’intera sua personalità è mente, egli vive nella mente e il mondo che lo
circonda è fatto solo di mente. Ne consegue che in qualsiasi modo impiega le
sue facoltà, esse rimangono sempre dentro la sfera del pensiero. Per questa
ragione gli occorre la spinta di uno che si trova al di là della mente. Se
essa non interviene, l’impresa rimane praticamente impossibile.

Molti pensano che non c’è bisogno di un Maestro, che ci si può affidare
direttamente a Dio.

Questa opinione errata deriva dall’inesperienza. Quelli che credono di
arrendersi al potere sovrano, in realtà non fanno altro che abbandonarsi al
proprio ego. Il soccorso divino non può giungere all’uomo direttamente
dall’alto, dal momento che Dio gli è inaccessibile e quindi non può
redimerlo, non può dargli l’aiuto richiesto.

Il Maestro fa da tramite tra l’uomo e Dio, è il ponte che collega la terra
al cielo, il canale attraverso cui la Grazia scorre dalla dimensione
dell’Infinito fino all’anima umana. Mentre da una parte vive nell’eterno ed
è cosciente della Luce suprema, che è il Signore assoluto, dall’altra è in
contatto col mondo e ha rapporti con gli uomini, fa uso della mente per
comunicare con gli altri.

Egli può quindi dare ai mortali l’autorizzazione divina ad entrare nel regno
dei cieli, può trasmettere loro il consenso di Dio a mettere piede nella sua
dimora celeste. Senza la Grazia dell’Altissimo, che giunge attraverso il
Maestro, nessuno può andare oltre il pensiero. Non si può penetrare nel
dominio dello Spirito furtivamente. Se per accedere alla nostra abitazione
vogliamo che ci sia il nostro permesso, tanto più si rende necessaria la
partecipazione di Dio per avere posto nella sua luce.

Supponete che vogliate comprare un pezzo di cielo, non troverete nessuno che
potrà venderlo. Il cielo non ha confini e non può essere misurato. Tuttavia,
se voi comprate un terreno, lo spazio sopra di esso diventa automaticamente
vostro. Il Maestro è come un’estensione di terra, quando lo trovate e lo
fate vostro, quando accettate la sua guida e vi arrendete a lui, la
Conoscenza Infinita, simile al pezzo di cielo, viene ad essere
automaticamente nelle vostre mani. Egli, che discende direttamente
dall’eterno Signore, trasforma un essere umano in Dio stesso, così come la
pietra filosofale tramuta tutti i metalli in oro.

Come un magnete ha la capacità di trasmettere la sua caratteristica ad altre
sostanze di ferro, similmente il Maestro trasfigura una persona comune in un
essere pienamente illuminato.

La sua Grazia è simile al vento che soffia su tutti indistintamente. Le
navi che hanno le vele spiegate lo accolgono e navigano velocemente nella
loro rotta, mentre quelle che hanno le vele ammainate non possono procedere
nella giusta direzione, vengono sospinti qua e là in balia delle onde e non
giungono mai a destinazione.

Allo stesso modo, solo coloro che si espongono alla Grazia divina del
Maestro e l’accolgono facendosi trasportare, solo coloro che l’accettano e
si abbandonano ad essa, attraversano l’oceano dell’esistenza senza
difficoltà e arrivano presto alla meta. Se non avanzate e non siete felici,
la colpa è soltanto vostra, in quanto mantenete un atteggiamento sbagliato
verso il Maestro.

Aprite la vostra mente alla sua Grazia, alzate le vele della devozione e
accogliete la sua influenza spirituale che spira come una gentile brezza su
tutto il mondo. Se si ama il Maestro si assorbe la sua Grazia e questa
conduce all’unione con Dio.

Il sole splende costantemente e i suoi raggi si diffondono dappertutto, ma
solo coloro che spalancano le finestre ottengono la luce nelle loro case,
solo chi si espone ai suoi raggi riceve calore e ne gioisce.

Se vivete nel buio e sentite freddo, la colpa non è certo del sole. Aprite
il vostro cuore ai raggi spirituali del Maestro, mettetevi in sintonia con
la sua benefica vibrazione e presto avrete la Luce dentro di voi.
Continuando a rimanere nel vostro guscio, chiusi nel vostro intelletto e
nella vostra personalità egocentrica, non fate altro che aumentare le
tenebre della vostra anima, il freddo della vostra infelicità.

Quando un Maestro, nell’abbandonare la vita terrena, emerge nell’Assoluto,
anche il suo potere di Grazia si assorbe in quello stato e non opera più tra
gli uomini. Per questo si rende necessario ricercare il Maestro.

La religione comincia dal cuore e finisce al cuore. Il Maestro deve quindi
corrispondere al vostro ideale religioso, perché possa suscitare in voi la
forza spirituale. Egli deve essere puro e distaccato, non deve inseguire i
piaceri dei sensi, amare il lusso e accumulare ricchezze, perché in caso
contrario vuol dire che non è un realizzato, che non ha in sé la perfezione
divina, l’estasi immortale dell’esperienza dell’Assoluto che tutto vanifica.
Solo una mente pura può fare da canale alla Grazia che proviene dalla
purezza della Luce. Egli quindi deve condurre vita casta, cioè priva di
rapporti sessuali, e non deve possedere un carattere mondano, non deve
insegnare per un motivo egoistico, come il denaro o la fama personale, ma
solo per obbedienza a Dio e per amore dell’umanità.

È impossibile che anche un solo raggio di Grazia divina attraversi una mente
impura. Se egli non ha in sé la forza spirituale che lo pone al di sopra del
mondo e lo rende superiore a qualsiasi esperienza della vita, non può essere
un trasmettitore di energia di Kundalini. Non può comunicare nulla dal
momento che non ha la padronanza della mente e manca egli stesso del potere
che eleva l’anima.

Se un uomo non soddisfa queste condizioni, non prendetelo come Maestro,
perché se non è in grado di trasmettervi purezza e spiritualità, finisce per
infondervi vibrazioni negative, debolezza e malvagità. Del resto, senza
l’esempio niente si impara, o si insegna bene.

Una condotta ambigua suscita sospetto e critiche, i quali rafforzano l’ego e
i dubbi e impediscono l’apertura interiore. Essa blocca l’ispirazione con
l’incertezza e lo scoraggiamento, indebolendo la volontà e riducendo
l’intensità della meditazione. Ogni esperienza viene in tal modo ostacolata.

Anche dopo aver accettato un Maestro, se non siete soddisfatti,
abbandonatelo e cercatene un altro. Se nel vostro cuore permangono
perplessità e scontento, non esitate a cambiare sentiero. Voi dovete andare
dove il sentimento vi spinge, dove esso trova riposo e appagamento. La mente
e il cuore devono procedere di pari passo e in armonia l’uno con l’altro.

Il Maestro deve essere accettato con gioia ed entusiasmo da entrambi. Non
accogliete con la mente ciò che il cuore respinge, non obbligatelo a
sottomettersi alla sua volontà. Diversamente vivrete sempre nel conflitto
interiore, nell’agitazione e nella disarmonia, non avrete mai la pace e non
progredirete di un solo passo.

Dio non desidera che seguiate un Maestro controvoglia, facendovi violenza
morale, se ad un certo punto egli non è più di gradimento alla vostra anima,
perché in tal caso prenderete sempre delusioni, amarezze, sconforto e
avvilimento, cose che il nostro Padre celeste aborrisce severamente.

La vostra apertura al Divino e la luce che da lui ottenete, variano in
stretta proporzione alla vostra fede nel Maestro. E questa non è
un’accettazione imposta dalla mente, ma un sincero e puro sentimento di
abbandono che scaturisce spontaneo dal di dentro.

Se vi trovate in una condizione di incertezza, se vi accorgete che state
dietro a un Maestro forzatamente, allora rivolgetegli pure un ringraziamento
per ciò che vi ha dato e lasciatelo senza preoccupazione e senza rimorso.
Sappiate che non è lui la vostra guida spirituale. Non è detto che il primo
Maestro debba essere anche l’ultimo o sia quello che Dio vi ha destinato.

Finché non trovate il vero insegnante del vostro cuore, la vera guida della
vostra anima, continuate la ricerca. La devozione e la crescita spirituale
derivano dal sentimento, è questo che conta, la mente vi gioisce e lo fa suo
spontaneamente.

Ricordate però che dovete seguire un solo Maestro, un solo insegnamento e un
solo metodo di meditazione. Questa è una regola fondamentale. Se praticate
meditazioni tra loro diverse non otterrete mai niente. Quando adottate un
metodo, abbandonate il precedente completamente.
Fate attenzione ai falsi Maestri che al giorno d’oggi si incontrano
dappertutto. Chiunque tiene discorsi spirituali e insegna tecniche, viene
subito considerato un Illuminato.

Se un uomo non è stato discepolo, non può essere Maestro, in quanto manca
della Grazia divina di un conoscitore del Signore, di conseguenza non
discende dalla linea dei realizzati.
Per quanto possa essere un grande rinunciante, avere una vasta cultura in
campo religioso ed essere dotato di facoltà sensitive, non è un Illuminato e
non può essere una guida di anime. Non lasciatevi ingannare dai suoi
avvincenti discorsi.

L’uomo che deve conoscere la Verità non può non essere condotto
dall’onnisciente energia presso un Maestro di Verità, il quale è l’aspetto
di Dio a noi più accessibile, il Signore stesso che entra in contatto con
l’anima umana. Niente al mondo può impedire tale incontro. Se esso non
avviene, vuol dire che non si è ancora pronti per la conoscenza dell’Eterno.
Chi non riesce a fare un metro, non può sperare di percorrere un miglio. Il
Maestro costituisce una tappa obbligatoria per poter proseguire verso
l’Infinito.

Gesù disse: “Ogni discepolo perfetto sarà uguale al suo Maestro”. Ciò
significa che ogni Maestro è un discepolo che ha raggiunto la perfezione.
Tramite le tecniche di risveglio, le energie negative e passionali da cui
derivano i problemi psichici, come l’esaurimento nervoso e la schizofrenia,
vengono purificate e trasformate in energie spirituali. Diventando positive,
non possono creare disturbi interiori, vi guariscono rendendovi immuni da
debolezze e malattie.

Il vero Maestro possiede nobili virtù ed è privo di cattive o indesiderabili
qualità. Verso una tale anima illuminata uno dovrebbe avere incrollabile
fiducia, sincera devozione e portare obbedienza. Egli infonde saggezza alla
mente e accende nell’intelletto la fiamma della discriminazione, entrambe
necessarie per rimuovere l’oscurità che avvolge lo spirito individuale e
ottenere la luce eterna.

Il Maestro ci dà la cosa più preziosa e indispensabile, la Verità che è vita
immortale, senza chiedere nulla e senza alcun motivo egoistico. Potremo mai
ripagare e ringraziare abbastanza questa persona che, piena di amore e
compassione, ci rivela gli insondabili misteri del soprannaturale che
diversamente non potremmo mai arrivare a comprendere, ci istruisce
pazientemente e si prende cura di noi come un padre dei propri figli,
liberandoci dalla sofferenza, dall’inganno dell’illusione e dalla macchia
della contaminazione mondana, facendoci infine emergere in Dio?

Quale amico, quale innamorato, quale madre si può paragonare al Maestro, che
ci dà la vera vita facendoci rinascere nello spirito, vera realtà e unica
sicura dimora, e ci salva dalle fauci della morte?

Avvicinatevi a lui, il solo che può insegnarvi i principi eterni dell’anima,
seguite i suoi consigli e amatelo come la persona più cara. Avete bisogno di
lui più della cultura, del lavoro, di una moglie o di un marito.

Fin quando non si ottiene la sua Grazia sublime, che è il suo potere
spirituale, l’uomo è incapace di risvegliare la Kundalini, l’occhio della
Conoscenza rimane chiuso e la Luce Blu, che è la sua vera madre,
sconosciuta. Chiunque non lo accetta, anche se ha una grande fede e segue la
religione, è come una persona che butta un diamante e conserva un pezzo di
vetro, commettendo un grosso errore. Onorare lui significa onorare il
divino.

Non è difficile riconoscere un Maestro autentico, in quanto la verità che
insegna è una verità vivente che quasi si tocca con mano, e coloro che sono
pronti a riceverlo lo riconoscono intuitivamente. Chi medita deve sviluppare
devozione per lui e una vita morale, virtù considerate molto importanti.
Mentre progredisce, egli sperimenta direttamente in prima persona tutte
quelle cose che ha appreso dal Maestro finché, seguendo fiducioso la
disciplina, perviene alla realizzazione finale in cui conosce tutta la
Verità.

Per l’anima che vuole evolvere verso l’Infinito è indispensabile essere in
sintonia con l’anima che ha raggiunto l’Infinito. Lo spirito umano deve
armonizzarsi con lo spirito divino, cioè realizzato, al fine di ricevere
l’aiuto necessario alla sua evoluzione. E questa influenza divina possiamo
riceverla solo facendo entrare nella nostra vita il Maestro vivente,
seguendo i suoi consigli e rimanendo dentro la sua orbita spirituale.

Quando tutta la realtà del mondo e della vita, del piacere e del dolore, del
bene e del male, svanisce con la grande realizzazione del Sé, solo la
gratitudine per il Maestro, il suo eterno salvatore, trova posto nella mente
dell’uomo. Solo la riconoscenza illimitata per la sua Grazia infinita
rimane, mentre tutto il resto perde importanza e si dilegua.

L’anima sente di nuovo di essere lo Spirito infinito, il monarca assoluto
dell’intero universo, immortale, pieno di gioia e di luce, che niente era
accaduto alla sua gloria e alla sua maestosa imponenza, che in essa non c’è
mai stata ignoranza, mai egoismo, sensualità e sofferenza.

Potete mangiare e bere in abbondanza per estinguere la fame e la sete del
corpo, ma la mente è soddisfatta solo con la meditazione. Il pane non può
alleviare la fame spirituale, l’acqua non può placare la sete dell’anima.
Solo la meditazione soddisfa le brame interiori. Come ogni giorno vi nutrite
per tenere il corpo vigoroso e in buona salute, ugualmente ogni giorno
dovreste fare meditazione per fortificare l’anima e renderla spirituale.
Comprendete la realtà che è l’essenza di ogni cosa. Mangiate la polpa, che è
dolce, e gettate le bucce che sono amare. Trattenete l’essenziale e date via
il non-essenziale.

Fate questo nella vostra vita.

Se avete sete, bevete, le parole non servono. Possedete le tecniche più
segrete, dunque usatele. Non è più il tempo dello scetticismo, dei dubbi e
delle discussioni, che disturbano la mente facendole perdere terreno. Datevi
una scrollata e buttatevi nella meditazione, raggiungete l’estasi e
l’immortalità in questo stesso corpo.

Il vostro progresso interiore aiuterà anche gli altri a redimersi dalla
condizione di schiavitù e di sofferenza. Quando avrete portato la Luce nella
vostra vita, essa illuminerà anche la vita degli altri. Se siete desiderosi
di migliorare l’esistenza delle persone, dovete aiutarle a trascendere le
debolezze e le limitazioni della carne. Questo è il bene più grande che
potreste fare la prossimo, il servigio più nobile che si può rendere
all’umanità. Se voi non vi elevate, non avrete la forza di elevare gli
altri. Se volete un mondo migliore, dove non ci siano delitti, furti,
ostilità tra gli individui, aggressività e corruzione, dovete iniziare a
riformare voi stessi. Coloro che vi circondano prenderanno da voi e saranno
migliorati di conseguenza.

Molti uomini stanno vivendo nell’oscurità e hanno bisogno di questa
meditazione per fare luce nella loro vita. Portate il messaggio di
redenzione ai vostri fratelli e aprite loro gli occhi, affinché vedano la
Verità e vivano in essa.

Spargete questa Conoscenza.

Le riforme sociali non hanno ancora risolto i problemi umani e mai li
risolveranno, solo il comportamento spiritualizzato degli individui può
effettivamente riformare la società e invece di dissensi e di conflitti si
avrebbe ovunque il regno della pace. I nostri guai e le nostre difficoltà
materiali derivano tutti dalla nostra ignoranza dell’ordine in cui esistono
le cose.

Noi conduciamo un tenore di vita malsano, abbiamo un atteggiamento mentale
sbagliato nei nostri confronti e nei confronti degli altri, ci comportiamo
in modo scorretto coi nostri simili e non sappiamo discernere ciò che è vero
e giusto da ciò che è falso ed errato. Questo perché non conosciamo noi
stessi, la nostra realtà che è anche la realtà di tutti. Nel campo
spirituale fare del bene a se stessi equivale a fare del bene anche agli
altri. Dalla purezza interiore, infatti, tutta la vita trae ispirazione.

Come un corso d’acqua che scorre senza sosta, la mente muta in
continuazione. Essa è un’entità fisica fatta di pensieri e di sensazioni,
che scorre precipitosamente travolgendo la capacità di comprendere le nostre
più profonde intuizioni e i nostri migliori sentimenti, distruggendo ogni
equilibrio e armonia interiore. La meditazione può domare la mente e calmare
la sua turbolenza per lasciar trasparire una naturale chiarezza originaria e
portarla alla giusta comprensione della realtà. Così sarà trasformato il
nostro modo di pensare e di agire, conquistando un sentimento più onesto con
cui affrontare la vita, senza condizionamenti e senza la minaccia
dell’ansia.

È necessario operare nel mondo in maniera efficace e ciò è possibile tramite
un concreto superamento dei vincoli della soggettività, tramite un agire
imperturbabile, sereno, indifferente all’ego. Impariamo a nutrire di meno
aspettative poco reali dalle persone e dalle cose, di conseguenza siamo meno
esposti alle delusioni e la nostra esistenza diventa più soddisfacente.

Il fine è quello di sentirsi senza bisogni, attaccamenti e frustrazioni, di
essere cioè contenti della propria condizione. Dovete quindi meditare e
avvicinarvi a Dio, allora il mondo si riformerà automaticamente come
conseguenza naturale della vostra meravigliosa sublimazione.
Nessuna legge scritta è utile e può essere di beneficio agli uomini se non
sono essi stessi a cambiare interiormente. All’origine di ogni problema
sociale vi è l’assenza di amore dovuta all’ignoranza della realtà divina,
che nella migliore delle ipotesi si manifesta come indifferenza.
Soddisfacendo l’unica esigenza del cuore, tutte le miserie e i mali del
mondo sono destinati presto a scomparire.

Questo febbrile egoismo che ci spinge a superare gli altri svanirebbe per
sempre, e con la sua fine cesserebbe anche ogni rivalità, ogni odio e
gelosia. Il mondo diventerebbe un paradiso terrestre abitato da dei, esseri
divini che si intrattengono con esseri divini, sospinti dal solo grande
ideale dell’amore e della fratellanza, dove il male, l’invidia, l’avidità e
la natura malvagia dell’uomo sarebbero completamente assenti.

Ecco il grande guadagno che l’intera umanità potrà realizzare attraverso la
vostra meditazione.
Solo allora l’uomo potrà ergersi in piedi e proclamare a tutto il creato che
il male è stato sgominato e che il bene è ovunque.

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