Che cosa è un ritiro spirituale? di Bruce Davis

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Che cos’è un ritiro spirituale?

di Bruce Davis

La tradizione del ritiro spirituale fa parte di tutte le religioni. Concedersi un ritiro spirituale
significa abbandonare gli impegni della vita quotidiana per compiere un viaggio dentro di sé,
rallentare il ritmo e trovare uno spazio non intaccato dalle esigenze del mondo. Nella semplicità
dell’esperienza del ritiro spirituale, possiamo finalmente sentire il nostro vero io, il nostro
cuore, quello che i buddisti chiamano natura buddhica, i cristiani luce cristica e gli induisti atma
o anima.

10 CONSIGLI PER UN BUON RITIRO SPIRITUALE

L’atmosfera del ritiro spirituale ci invita ad essere pienamente nel momento presente con un cuore
tenero. Nel qui e ora ci sono mondi e mondi di Dio dentro di noi da scoprire. La pace interiore che
così si ottiene costituisce il frutto dell’esperienza del ritiro. Spazio sacro, meditazione,
comunione con gli altri, natura, tutte queste cose ci sostengono nella riaffermazione della vita
della nostra anima.

Per più di vent’anni, ho guidato tante persone in ritiri spirituali nei luoghi sacri più belli
dell’Europa e dell’Asia. Ecco dunque dieci suggerimenti essenziali per un buon ritiro spirituale, di
qualunque religione, che ho ricavato dalla mia esperienza:

1) Comincia ogni giornata sentendo dentro di te la tua intenzione, lo scopo che ti ha spinto verso
il ritiro. Lascia che i tuoi primi pensieri siano desideri di pace, di amore divino. La tua
intenzione farà sì che l’energia del tuo ritiro si mantenga concentrata nella direzione che vuoi.
Ricordare l’intenzione alla base del tuo ritiro manterrà lontano il caos del mondo mentre cerchi
dentro di te il tuo sentiero spirituale.

2) Esercitati ad essere presente nel qui ed ora. Fai attenzione a quando ti scopri a parlare o a
pensare a cose che sono nel passato o nel futuro. Sii presente. Dio è nel qui ed ora!

3) Fa in modo che il tuo ritiro sia all’insegna della semplicità. La semplicità è essenziale, e ti
manterrà sempre vicino al silenzio, a te stesso, e alla presenza di Dio.

4) Non sforzarti di fare nuove amicizie. Ricorda sempre che il ritiro spirituale è per stare con te
stesso e con Dio. Un cuore aperto trova spontaneamente nuovi amici e compagni. Senti il tuo cuore
aperto e offrilo direttamente a Dio. Lascia che l’amore che trovi nel tuo ritiro spirituale sia più
per te stesso e per Dio dentro di te. Questo non è il momento per avere nuovi rapporti con altre
persone. E il momento di scoprire un nuovo rapporto con te stesso.

5) Non preoccuparti di cosa farai dopo il ritiro. Non farti tormentare da pensieri quali: Come potrò
continuare quest’esperienza? Sarò capace di trovare questa pace nella vita di tutti i giorni? Vivi
nel presente. Ricevi quel che puoi adesso. Vivi un buon ritiro spirituale. Lascia che il domani
arrivi e si aprano nuove strade. Oggi è un giorno da dedicare esclusivamente al tuo ritiro
spirituale.

6) Attento alle distrazioni. Per sua natura, la personalità si preoccupa sempre di ciò che gli piace
e di ciò che non gli piace. Non lasciare che le distrazioni ti impediscano di andare più in
profondità dentro te stesso durante il tuo ritiro. Quel che ti piace o non ti piace non è così
importante. La personalità vuole sempre sentirsi a suo agio. Ma questo è un momento da dedicare alla
tua anima. Sii fedele allo scopo del tuo ritiro. Non farti distrarre da chiacchiere inutili, dagli
affari, da discussioni intellettuali, dallo shopping, o insomma da attività che non aggiungono
niente di davvero importante al tuo ritiro.

7) Sii puntuale. Un gruppo sempre puntuale dà a tutti un’energia speciale. Questo non è il momento
di esprimere la tua indipendenza, la tua ribellione contro l’autorità, o quello che “vuoi”. Dai a te
stesso, al gruppo e al ritiro il rispetto che meritano. Sii puntuale. Tutti lo apprezzeranno.

8) Presta attenzione alle scelte che fai. E’ questo il nucleo del ritiro spirituale. Fa attenzione
alle scelte che compi ogni momento in merito a dove si trova la tua consapevolezza. Dov’è il tuo
cuore? Che cosa stai scegliendo di pensare e di fare? Esercitati a vivere il ritiro come vorresti
vivere la tua vita in generale. Compi delle scelte che nutrano il tuo cuore e quello degli altri. Fa
attenzione anche a come trascorri il tuo tempo. Il tempo è prezioso.

9) Dona completamente te stesso al ritiro spirituale. Magari tra le preghiere che ti verranno
suggerite, tra i luoghi che si visiteranno, oppure tra le persone che parteciperanno al ritiro
insieme, ci sarà qualcosa che non ti piacerà. Ma invece di indulgere nel tuo piccolo ego, che è
spesso portato a giudicare ed a criticare, identificati con il tuo io superiore. Dona completamente
te stesso al ritiro e scoprirai molte cose su ciò che sei davvero. E’ il momento di “ammorbidire” il
tuo cuore, di abbracciare il tuo io superiore e quello degli altri.

10) Sii gioioso! Questo è il tuo ritiro spirituale. Non ci sono ritiri giusti o ritiri sbagliati.
Questo è il tuo momento, la tua opportunità di stare di più con te stesso e con Dio. Fa che la
semplicità, la gentilezza e la verità siano le tue guide. Il ritiro è un regalo che fai a te stesso.
Ricevilo. Aprilo. Un ritiro spirituale non è un risultato da ottenere o un qualcosa da
padroneggiare. Un ritiro spirituale è semplicemente del tempo trascorso senza lavoro o altre
distrazioni, un momento per stare di più con il tuo cuore, con la tua anima. Ti auguro con tutto il
cuore di trovare la pace speciale del silenzio. Possa questa pace essere la tua migliore amica.
Sicuramente quest’amicizia si rafforzerà, e farà sì che tu possa riportare a casa con te una grande
gioia.

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L’AUTORE

Bruce Davis

Laureatosi negli Stati Uniti, suo Paese natale, come psicologo, si è dedicato allo studio della
“psicologia della religione”, e oggi insegna spiritualità orientale e occidentale in un’università
vicino San Francisco. Dopo essere stato l'”apprendista” di uno sciamano eschimese e dopo aver
vissuto con i guaritori nelle Filippine, Bruce ha studiato a lungo “Un Corso in Miracoli” e, dal
1983 ad oggi, ha condotto numerosi ritiri spirituali in Europa e in Asia. Da sempre attratto dalla
figura di San Francesco e dalla sua città natale, dall’anno scorso si è trasferito insieme alla
moglie Ruth, che guida i ritiri insieme a lui, ad Assisi, in Umbria.

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