Cambiamenti climatici e salute umana

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Cambiamenti climatici e salute umana

Poiché ambiente e salute sono concetti strettamente interconnessi fra loro, numerosi fattori che
provocano un deterioramento del primo portano anche a un peggioramento della seconda

di Gianluca Tognon – 12/10/2012

Le attività umane di ogni tipo, ma soprattutto quelle industriali, provocano la crescita delle
emissioni di gas nellaria, in particolare quelle di anidride carbonica (CO2). Ogni anno, migliaia
di milioni di tonnellate di CO2 vengono aggiunte allatmosfera e la maggior parte è destinata a
rimanervi per i prossimi cento anni o più. Lanidride carbonica è un buon assorbente di radiazione
calda (che arriva dal sole alla superficie della terra) e agisce, pertanto, come una coperta di lana
sulla superficie terrestre, mantenendola a temperature più elevate di quanto altrimenti sarebbe,
incrementando anche la quantità di vapore acqueo nellatmosfera. Gli scienziati sono abbastanza
convinti del fatto che il surriscaldamento globale e i cambiamenti climatici siano conseguenti alle
attività umane. Rimane, comunque, un certo grado di incertezza riguardo le dimensioni dellallarme e
circa le modalità di mutamento nelle varie parti del mondo. Nessuno è ancora in grado di stabilire
con certezza quali saranno le regioni che risulteranno più colpite dagli effetti negativi.

Poiché ambiente e salute sono concetti strettamente interconnessi fra loro, numerosi fattori che
provocano un deterioramento del primo portano anche a un peggioramento della seconda. Non è facile
però associare i cambiamenti nel clima a possibili effetti sulla salute, poiché la specie umana è
esposta a tantissimi altri fattori ambientali (ivi compresi quelli legati allo stile di vita, come
il fumo o lalimentazione) che la influenzano sia in positivo che in negativo. Nei paesi sviluppati,
gli esseri umani si sono adattati a vivere in territori e climi diversi, migliorando sempre più le
proprie conoscenze sulle modalità di cura e gestione delle malattie e ciò complica ulteriormente la
capacità di fare delle predizioni circa gli scenari futuri della salute umana conseguenti al surriscaldamento globale.

In ogni caso, un effetto potenzialmente associato al surriscaldamento globale è la maggior facilità
di diffusione delle malattie. Ad esempio, molti insetti che fungono da vettori per alcuni patogeni
(come la malaria, lencefalite virale o la febbre gialla), sopravvivono meglio in un clima caldo e
umido. La malaria è un esempio di malattia per la quale è previsto un superamento degli attuali
confini geografici. Si teme che nuove malattie infettive possano fare il loro ingresso in Europa e
che possano riemergere patologie ormai scomparse da tempo. La diffusione nel continente europeo
della zanzara tigre dovrebbe, secondo le previsioni, estendersi ulteriormente, come pure le patologie che questo insetto trasporta, come la dengue.

Accanto alla possibilità di un aumento delle malattie trasmissibili, occorre ricordare che anche le
ondate di calore (come quelle che hanno caratterizzato lultima estate italiana) sono un altro
fattore associato al surriscaldamento globale che può avere fenomeni importanti sulla salute umana.
Questi fenomeni hanno già causato un certo numero di decessi in Europa negli anni passati. Il caldo
colpisce direttamente la fisiologia umana: la termoregolazione durante gli stress termici richiede
un sistema cardiovascolare sano. Quando la temperatura ambientale supera la capacità di
autoregolazione dellorganismo, questo può andare incontro a ipertermia e, di conseguenza, a colpi
di calore, morte per arresto cardiovascolare, infarto cardiaco e altre conseguenze. Attualmente si
prevede che in Europa la mortalità dovuta al caldo eccessivo sia destinata ad aumentare nel tempo.

Molte regioni europee sono vulnerabili ai cambiamenti climatici. La maggior parte delle conseguenze
sarà di tipo negativo e con la prospettiva di peggiorare nel tempo. LUnione Europea ha convenuto
pertanto sulla necessità di limitare laumento delle temperature a un massimo di 2°C oltre la
temperatura preindustriale. Anche se questo obiettivo sarà raggiunto attraverso delle azioni di
mitigazione per stabilizzare le concentrazioni di gas climalteranti, alcuni impatti rimarranno,
almeno nel breve e medio periodo, rendendo imperativo lobbligo di adattarsi, al fine di ridurre la vulnerabilità e aumentare la resistenza di tutti i sistemi.

Molte sono le opzioni oggi disponibili per ladattamento ai cambiamenti climatici e di solito sono
specifiche per la zona e per il settore che si considera. La maggior parte delle azioni consiste,
generalmente, nella preparazione ai disastri, nella gestione delle aree costiere, nel miglioramento dei servizi sanitari e nella gestione delle acque.

Infine, tutti i paesi più sviluppati, non hanno solo lesigenza di adattarsi ai mutamenti del clima,
ma anche lobbligo morale di assistere i paesi in via di sviluppo, spesso molto più sensibili in
termini di comunità, settori economici ed ecosistemi agli effetti del clima che cambia.

http://www.montecovello.com/libro/sp/hfg78er63r/sicurezza+alimentare+e+salute+umana

Vandana Shiva
Il Bene Comune della Terra
Editore: Feltrinelli
Data pubblicazione: Settembre 2006
Formato: Libro – Pag 212 – 12,5×19,5
Ultima ristampa: Aprile 2011
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-bene-comune-della-terra.php?pn=1567

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