Armi bio-elettromagnetiche

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Armi bio-elettromagnetiche

Data articolo: luglio 2007

Fonte: The Institute of Science in Society – www.i-sis.org.uk/

Ripreso da: www.comedonchisciotte.org

Un sistema di armi che opera alla velocità della luce, che può uccidere, seviziare e assoggettare
senza essere individuata.
Harlan Girard

L’arma finale

Le armi elettromagnetiche agiscono alla velocità della luce; possono uccidere, torturare e
schiavizzare; ma la maggior parte della gente ne ignora l’esistenza, perché tali armi operano in
segreto e non lasciano tracce fisiche. Le armi elettromagnetiche sono state testate sugli esseri
umani a partire dal 1976. Frammentando per il mondo i test non-volontari sugli umani e attaccandone
con violenza la credibilità, gli Stati Uniti hanno potuto proseguire questi esperimenti
indisturbati, senza critiche, discussioni od opposizioni.

Tale sistema di armi definitive viene attualmente impiegato in Iraq. L’aeronautica e la marina
statunitensi lo chiamano “tecnologia del rifiuto attivo” (“active denial technology”), come se fosse
usato solamente per difesa, cosa che non è (vedi Box 1).

Box 1 – La verità sulla “tecnologia del rifiuto attivo”.

C’è un solo spettro elettromagnetico. Le armi nucleari rilasciano grandi quantità di radiazioni
ionizzanti nella scala di frequenza oltre la luce visibile, dove l’energia di radiazione è in grado
di rompere i legami chimici. Le radiazioni ionizzanti sono generalmente riconosciute quale causa di
cancro. L’esercito statunitense ha prodotto un’arma che utilizza radiazioni non-ionizzanti sotto lo
spettro visibile: le microonde e le onde radio utilizzate nelle telecomunicazioni e nella telefonia
mobile. La Casa Bianca ha negato vigorosamente che esistano pericoli per la salute pubblica a causa
delle radiazioni non-ionizzanti elettromagnetiche, sia per difendere la ricerca su campioni umani,
condotta per molti anni, ma non ancora riconosciuta, sia per dissuadere altri paesi dallo sviluppo
di simili armamenti.

L’unico effetto biologico delle radiazioni non-ionizzanti che il governo USA ha riconosciuto per
molti anni è stato il riscaldamento e perciò, in accordo a tale ammissione, l’unico problema
considerato della “tecnologia del rifiuto attivo” è il dolore prodotto da una momentanea ustione; ma
non è certo questo il modo in cui funziona.

Lettura delle onde cerebrali e controllo della mente

Nel 1959, Saul B. Sells, professore di psicologia sociale presso un’università non particolarmente
nota negli Stati Uniti, inviò una proposta alla Central Intelligence Agency (CIA) per costruire, ad
appannaggio dell’Agenzia, una macchina estremamente sofisticata per l’encefalogramma dotata di una
capacità computazionale integrata, atta ad analizzare e forse decrittare le onde cerebrali
registrate. In altre parole, il professore suggerì di fabbricare un aggeggio che potesse manifestare
alla CIA i pensieri di un individuo, ad esempio se questi volesse o meno fornire informazioni.

La CIA approvò il progetto nel 1960, aggiungendo alcune ricerche teoriche con cinque obiettivi. Il
quinto di essi era “Tecniche per l’Attivazione dell’Organismo Umano attraverso Mezzi Elettronici
Remoti”. L’intero programma venne da allora nominato sottoprogetto 119 MK-ULTRA, essendo MK-ULTRA il
già citato programma di controllo mentale della CIA. Il tutto si basava sull’erronea convinzione che
i Sovietici possedessero già i mezzi per il controllo mentale e che gli Stati Uniti dovessero quindi
mettersi al passo il più rapidamente possibile.

I documenti relativi al sottoprogetto 119 del MK-ULTRA sono attualmente custoditi negli Archivi di
Sicurezza Nazionale [National Security Archives] (un’organizzazione non-governativa) presso
l’università George Washington a Washington, D.C. [1]. John Marks, autore di The Search for the
Manchurian Candidate: The CIA and Mind Control (Times Books, New York, 1979) fece dono dei documenti
relativi al MK-ULTRA; il suo libro è stato ri-pubblicato dalla W.W. Norton & Company, Inc., New
York, 1991 e viene ancora oggi ristampato.

Al sottoprogetto 119 MK-ULTRA seguì il piano Bizarre nel 1965. Lo scopo di Bizarre era di registrare
ed analizzare il complesso dei segnali microonde presumibilmente emesso dai Sovietici all’Ambasciata
americana a Mosca da un edificio dirimpetto. La cosa interessante del Progetto Bizarre è che gli
USA, pur avendo ad oggi negato che le radiazioni da microonde possano provocare danni alla salute,
sospettarono subito che il “segnale di Mosca” stesse dando luogo ad una varietà di effetti insalubri
sul personale dell’Ambasciata, specialmente in quegli ambasciatori dai cui uffici si diceva che il
segnale fosse stato lanciato. Nello stesso momento in cui il Dipartimento di Stato stava testando il
personale dell’ambasciata per problemi nel DNA prodotti dal segnale di Mosca, gli USA furono
costretti a non lamentarsi dei sovietici perché il potere del loro segnale era una minuscola
frazione di quello che il governo americano aveva decretato essere un livello accettabile di
esposizione per gli esseri umani. Il giornalista Barton Reppert ha scritto il più autorevole
resoconto sul segnale di Mosca. [2] (N.d.E.: recenti ricerche di laboratorio hanno confermato
l’insorgenza di problemi genetici causati dall’esposizione ai cellulari) [3, 4] (Science in Society
24).

Conversione del suono in microonde

Nel 1973, Joseph C. Sharp, psicologo sperimentale presso l’Istituto di Ricerca dell’Esercito Walter
Reed, portò a compimento un esperimento cruciale per lo sviluppo del corredo per le violenze oggi
impiegato in Iraq. Sharp possedeva nel laboratorio un’attrezzatura da impostare di James Lin che
convertiva le onde sonore in radiazioni a microonde, cosa che gli consentì di ascoltarsi pronunciare
i numeri da 1 a 10 nella propria testa, bypassando le sue stesse orecchie. Questo particolare
esperimento non fu mai pubblicato, ma se ne fa menzione nel testo di Lin “Effetti auditivi delle
microonde ed applicazioni” [“Microwave Auditory Effects and Applications”], edito nel 1978. [5]

L’esperimento è stato confermato dal brevetto statunitense 6 587 729, “Apparato per Comunicazioni e
Discorsi Udibili usando l’Effetto Udito delle Radiofrequenze” [“Apparatus for Audibly Communicating
Speech Using the Radio Frequency Hearing Effect”] [6]. Questa esclusiva è per una versione
migliorata del sistema usato nell’esperimento di laboratorio del 1973, rilasciato il 1° luglio 2003
ed assegnato al Segretario dell’Air Force. Esso fornisce prove scientifiche che sia possibile
sentire voci minacciose nella propria testa senza essere affetti da schizofrenia, o paranoie.

Per quale motivo tale brevetto sia stato apertamente reso pubblico nel momento in cui il governo
statunitense sta esercitando un grado di segretezza che può competere solo col Cremlino ai tempi di
Stalin ? Non ho una risposta soddisfacente, se non che l’apparato in questione è già stato
soppiantato da un armamentario che ottiene lo stesso effetto con mezzi ben più sofisticati. Questo,
con sistemi elettronici remoti, interrompe i normali processi di pensiero e memoria, rimpiazzandoli
con suggestioni false, distorte o spiacevoli, utilizzando un processo chiamato “telepatia
sintetica”. Il dispositivo che produce la telepatia sintetica è a volte chiamato “tecnologia della
suggestione”.

Se voci, visioni, allucinazioni ed incubi sono le più stupefacenti manifestazioni di questo sistema
di armi, esso è anche in grado di indebolire un soggetto umano limitando la portata del suo normale
movimento, causando dolori atroci, equivalenti alla distruzione di un organo interno o addirittura
alla morte, e interferendo col normale funzionamento di qualunque senso umano. In altre parole,
tutte le torture che siamo abituati ad associare con la parola Guantanamo possono essere effettuate
da remoto tramite mezzi elettronici.

Strumenti di tortura

La tecnologia della suggestione può anche convincere gli individui che la loro mente è stata letta,
la proprietà intellettuale saccheggiata, e persino spingere al suicidio o all’assassinio di
familiari, amici, colleghi. Durante gli anni della cosiddetta “Guerra alla Droga” (antenata della
“Guerra al Terrore”), missive da soggetti a test non-volontari – inviate o da ricevere –
scomparivano regolarmente dalla posta, come se il governo avesse un’enorme operazione di copertura
negli uffici postali del paese. Quando George Herbert Walker Bush divenne presidente (nel 1989),
l’incidenza di omicidi tra colleghi negli uffici postali crebbe al punto che “going postal” [“che va
alle posts”, ndt] cominciò a rimpiazzare il più comune “going crazy” [“che impazzisce”, ndt]. I
delitti tra colleghi in altri luoghi di lavoro iniziarono finalmente ad attrarre l’attenzione dei
media [7].

Stimo che per gli Stati Uniti il costo della reclusione di un essere umano entro il proprio corpo e
dell’applicazione di supplizi diuturni vada dai 5.000.000 ai 10.000.000 di dollari l’anno (vedi
sotto). Con l’espressione “supplizi diuturni” intendo esattamente questo. Dato che questo nuovo
equipaggiamento per sevizie non lascia alcun segno visibile, come danni alla pelle, è possibile
torturare gli involontari soggetti umani 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Ciò può essere
realizzato e viene realizzato persino a Natale e Pasqua [8].

Sono pervenuto a queste stime sui costi di test/uso delle armi elettromagnetiche su soggetti umani
visitando un canale della tv via cavo specializzato nella vendita di beni in onda 24 ore al giorno.
Ho chiesto quale sia il numero di staff tecnico richiesto, quante le ore lavorative e come siano
retribuite, e la quantità di personale di supporto necessario per preparare il programma per la
trasmissione. Non mi sono informato sui costi elettronici ed il ritmo con cui si svaluta. Ho
calcolato un costo per il deprezzamento, incluso nella mia stima di spesa, per angustiare nell’arco
di un anno un soggetto involontario umano.

La tortura è un business di lavoro intenso. Quale obiettivo giustificherebbe un simile investimento
? Qualche insana mania di comandare il mondo mettendo al giogo i governi democratici dei paesi più
popolati ? Questo obiettivo certamente è in accordo col disprezzo, quasi l’ostilità, degli Stati
Uniti per le Nazioni Unite, le convenzioni internazionali e gli accordi che in passato ha
ratificato, e il normale diritto internazionale [9].

Il 1° marzo 2001, il corpo dei Marine ha annunciato una nuova arma non-letale, la “tecnologia del
rifiuto attivo”. Essa crea un dolore profondo, forse bollendo le molecole d’acqua dell’epidermide
umana senza danneggiare la pelle. Come descritto in un articolo pubblicato in “New Scientist”, la
tecnologia fa uso di radiazioni elettromagnetiche vibranti alla frequenza di 95 GHz con un raggio di
circa 600 metri [10]. Ci sono stati molti nuovi resoconti sulla rivista nel 2005, tra cui uno
pubblicato in luglio [11], dove si descrive un esperimento con volontari nei test per determinare
quanto l’arma del sistema di rifiuto attivo [Active Denial System (ADS)] sarebbe efficace se
utilizzata effettivamente per controllare le masse. L’uso dell’arma ADS ha causato, secondo le
testimonianze, dolore in 2/3 secondi, ed è diventata “intollerabile dopo meno di 5”.

La “tecnologia del rifiuto attivo” è la pietra miliare del sistema utilizzato per torturare 2.000
persone nella privacy delle loro case, non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo, nei paesi
che hanno firmato il Status of Forces Agreements con gli USA [12]. Accuse di tortura sono state
lanciate in primis dai paesi con cui la Casa Bianca ha speciali rapporti di condivisione
dell’intelligence come Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Dopodiché altri rapporti
iniziarono a giungere dai paesi conquistati dove gli Stati Uniti continuano a mantenere grandi
quantità di militari, come Germania e Giappone. Quando la Francia si ri-unì all’esercito NATO negli
ultimi anni ’90, cominciammo a ricevere accuse di tortura dalla Francia. Molto di recente ha avuto
inizio l’arrivo di denunce di tortura dall’India, dove compagnie americane hanno installato
relazioni di affari “outsourcing”, non solo per telemarketing, ma anche per le software house [13].

Poi c’è il caso della Russia, dove gli involontari soggetti umani degli esperimenti sevizianti
sembrano essere sia più numerosi sia meglio organizzati. Mi è stato riferito da fonti attendibili
che ora ogni scienziato russo in grado di parlare inglese si è stabilito in università americane o
in laboratori governativi. È plausibile, considerato l’arcifamoso timore americano che gli esperti
dell’era sovietica in campo nucleare e guerre batteriologiche possano trovare impiego in Iran. È un
fatto che alla fine della seconda guerra mondiale l’esercito statunitense arrivò in Germania in
un’operazione chiamata Progetto Graffetta [Paperclip], reclutando soprattutto scienziati di
missilistica ed esperti in medicina aerospaziale nazisti. Altri scienziati sono stati assunti
semplicemente per privare l’Unione Sovietica delle proprie risorse. Dunque che ne è stato degli
scienziati sovietici non anglofoni? A suo tempo sicuramente lo sapremo, ma per ora è facile
indovinare che almeno alcuni di loro siano stati impiegati per studiare il sistema russo di valori
così come i processi di decisione, tormentando altri Russi con la “tecnologia della suggestione”
americana [14].

Due articoli interessanti ed importanti sulle armi bioelettromagnetiche sono recentemente apparsi in
“New Scientist”: “Maximum pain is aim of new U.S. weapon” [“Il massimo dolore è l’obiettivo della
nuova arma USA”, ndt] e “Police toy with ‘less lethal’ weapons” [“Giochi di polizia con armi
‘non-letali’”, ndt], entrambi scritti da David Hambling [15]. Vedete anche il brevetto USA 6 536 440
del 25 marzo 2003 [16].

Mentre completavo questo articolo a metà giugno nel 2005, mi è venuto in mente che Israele sta
utilizzando un dispositivo di nome “The Scream” [“L’urlo”, ndt], che emette raffiche di suoni
percettibili, ma non altissimi, ad intervalli di circa 10 secondi. Un fotografo presente alla scena
dimostrativa ha dichiarato di continuare a sentire il suono nella sua testa anche dopo essersi
coperto le orecchie. Questo mi dà da pensare che l’agente attivo sia elettromagnetico, più che
acustico. In altre parole, gli Israeliani hanno costruito un aggeggio ben più intelligente della
nostra “tecnologia del rifiuto attivo”. Non solo scoraggia insubordinazioni, ma emette anche un
avvertimento udibile quando acceso, cosa che la versione americana non fa, lasciando interamente
agli operatori reclutati la quantità di dolore da infliggere agli avversari. Il margine d’errore,
rispetto al dispositivo statunitense è inconcepibile. Potrebbe essere chiamata a tutti gli effetti
arma letale, perché in pratica lo sarà spesso [17].

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