Architetture risonanti

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Architetture risonanti

di: Roberto Carnaghi per Ecplanet.net

Musicoterapia per Alzheimer

Il progetto musicoterapia e demenza nasce da due premesse epistemologiche fondamentali: la natura
dell’uomo, vista in una concezione olistica, ossia interezza di manifestazione ed il ritratto della
demenza, teorizzato quale distacco precoce del principio mentale, ovvero astrazione. Si vuole
percorrere, per costruire strumenti cognitivi, relazionali ed operativi, un viaggio attraverso le
scienze e le metafore della cultura universale, raccogliendo e proponendo testimonianze e principi,
quali terreno di indagine per una naturale visione olistica dell’esistenza. Si prende, dal principio
la realtà e le simboliche rappresentazioni del numero 7: sette colori dell’iride, sette note della
scala musicale, sette giorni della settimana, i sette Spiriti innanzi al trono di Dio, ma
soprattutto, per quanto investe la nostra ricerca, i Sette Corpi dell’Holos Umano costitutivo.
Questi sette centri ( o corpi ) formano, a differenti piani vibrazionali, l’interezza della nostra
manifestazione. Li identifichiamo nei seguenti corpi: fisico denso ( eterico o vitale), astrale
(delle emozioni e sentimenti), il mentale inferiore (io cosciente), e la triade spirituale animica
superiore. I corpi sottili stanno al corpo fisico denso come gli armonici stanno al suono della
fondamentale, dunque per la legge di analogia si possono rapportare questi diversi piani di
esistenza. I corpi sono centri vitali di forza e ciascuno emette un proprio suono e proprie bande
cromatiche, rivelando , emanandola, una propria luminosità.

Più di due terzi delle patologie e dei disturbi dell’uomo nascono nelle dissonanze dinamiche dei
corpi eterico ed astrale, nella incapacità di ritrovare l’armonia originale con le Leggi Cosmiche
della Natura, l’Armonia Mundi olistica. Parallelamente al sistema endocrino sono presenti nella
nostra costituzione 7 centri, detti anche chakras ( dal sanscrito: ruote ) che rappresentano le
ottave superiori della loro controparte fisica, appunto le ghiandole del sistema. Questi centri
sempre in ricezione e distribuzione sono le porte di accesso e di scarico che si nutrono dei suoni,
delle luci, delle potenzialità della vita stessa, e li trasmettono, facendoli precipitare, agli
organi fisici. Il suono riveste dunque grande importanza proprio perché ogni chakra vibra ad una
particolare frequenza e dall’incontro con il suono, per la legge di risonanza, possiamo davvero
intravedere quali interazioni saranno possibili in campo terapeutico.

Olismo è visualizzare, percepire ed elaborare questa sin-fonia delle ruote sonoro-luminose che
nutrono ogni più piccola nostra cellula, rivitalizzando costantemente il sangue, la corrente della
vita stessa. Il suono, così come viene rappresentato dalle culture apparentemente distanti, è il
principio di Costruzione, Coesione e Trasformazione ( o distruzione ) della materia, della forma
fisica in cui e per cui i principi spirituali superiori possono incarnarsi e servire il piano
terrestre su cui ci muoviamo e siamo. Le figure di E.Chladni, il modello atomico, la figura del
sistema solare e la descrizione del chakra stesso mettono in evidenza come questo modello di
vibrazione costruttrice delle forme sia davvero una legge universale di manifestazione. Il suono può
mettere in comunicazione i diversi piani di esistenza, e nel nostro campo di indagine, la demenza,
si prefigura come strumento privilegiato atto a costruire quel ponte di comunicazione superiore di
relazione e nutrimento. L’esperienza musicale facilita l’integrazione con le energie dei corpi
sottili che possono ricollegarsi e dinamizzare i veicoli inferiori, gli organi ed i tessuti del
corpo fisico, distribuendo vitalità e coscienza, sino a che i tempi biologici dell’interezza lo
permettono. La demenza è dunque considerata quale astrazione del principio mentale.

Il demente vive un’esperienza puramente onirica senza ritorno nel corpo più fisico, come una persona
che al momento del risveglio non riesce più ad integrare il corpo astrale cosciente al corpo più
fisico denso. La sofferenza nasce dalla non netta polarizzazione ed integrazione fra i corpi, come
se la persona vivesse la polarizzazione del Sé, la coscienza del sé viaggiando attraverso i gradi
della propria coscienza di essere, senza poter focalizzarsi sul piano su cui oggi noi siamo qui a
servirlo nella terapia! Il simbolo suggerito della sveglia del mattino rivela l’esatta collocazione
della esperienza sonora: la musica è lo strumento/allarme che permette il risveglio del mattino,
dalla notte del così definito viaggio astrale. Nel caso della demenza il ritorno non è stato più
possibile, la persona è polarizzazione ancora nel corpo sottile delle emozioni, dell’angoscia senza
regista, della mancata ri-unificazione dei centri della consapevolezza.

Ecco l’immagine proposta della catena spezzata. La musicoterapia è percorso terapeutico proprio
nella visione e nella accettazione di questa duplice premessa: l’interezza da ricomporre e la
potenzialità invocativa-evocativa del suono che permette quel riallineamento destrutturato per
insorgere della grave compromissione. Si consiglia la formazione disciplinata per approfondire
queste tematiche legate alla presa di coscienza della manifestazione olistica dell’uomo, che ancor
prima di vivere l’esperienza della malattia, dovrebbe rivelarsi quale sacra interezza su livelli di
cui si cerca spesso di negarne l’esistenza, senza considerare il peso e la ricchezza storica di
quelle culture che da millenni offrono testimonianze di vissuti significativi e meravigliosi sulla
nostra vera essenza, sullo scopo dei principi umani e divini.

Sia per gli operatori infine l’invito all’approccio di quelle culture e scienze che restituiscano
alla sofferenza un significato più vero, condiviso a tutti i livelli, senza voler dividere ciò che
la Vita non ha mai suggerito di separare. Ringrazio sin d’ora tutti quegli operatori e quei
familiari che vorranno approfondire con umiltà e saggezza questa visione non riduttiva, strumento e
meta, missione e dharma di un’intera vita, per il bene di quella Rivelazione a cui tutti tendiamo
più o meno consapevolmente.

Roberto Carnaghi
Mobil: +39340 – 7170818
E-mail: musikos@ecplanet.com

Approfondimento sul sito www.sublimen.com

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