ALCUNI ELEMENTI NELLE ESPERIENZE CON ALTRI ESSERI

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ALCUNI ELEMENTI NELLE ESPERIENZE CON ALTRI ESSERI

di M. G.
per Edicolaweb

In questo articolo saranno esposti alcuni aspetti caratteristici del fenomeno denominato, a mio
avviso erroneamente e infantilmente, “rapimento alieno” o “abduction”.

In queste pagine non saranno utilizzate parole come rapimento, abduction, addotto, alieni, angeli,
etc… perché non rappresentano, sempre dal mio punto di vista, il fenomeno che tentano di descrivere
(a questo riguardo vedere l’articolo “La categorizzazione nell’interazione con altri esseri” per una
maggiore comprensione di questo brano).
Molte persone pensano di essere coinvolte e di fare parte, in alcuni momenti, di un’altra realtà o
meglio di avere la sensazione di conoscere e di fare parte di una realtà più esaustiva della quale
sono partecipi nonostante la difficoltà di coglierla nella sua interezza in questa quotidianità.

È un aspetto diffuso in tutto il mondo e in ogni epoca della nostra storia, ma molto complesso da
comprendere e lo si può afferrare solamente tramite un percorso che comporta una risoluzione delle
nostre problematiche. Questo perché, senza questo passo fondamentale, continueremo ad avere degli
impedimenti che non ci faranno cogliere l’interezza della prospettiva e della nostra posizione,
inficiando la visione di ciò che osserviamo: possiamo aumentare le nostre capacità d’esplorazione a
patto di voler osservare realmente quello che stiamo indagando e non proiettare, inconsciamente e
non, noi stessi nell’osservato.

Ecco un elenco di alcuni elementi che compaiono come caratteristici dell’esperienza (saranno
trattati in modo non troppo approfondito per questioni espositive e non).

ASSENZA MOMENTANEA DELLA MOTILITÀ
Si riferisce alla sensazione e allo stato in cui l’individuo si trova all’inizio dell’esperienza,
quando è immobilizzato o/e ha la sensazione di esserlo, non potendo più disporre del movimento
volontario del corpo: molti la descrivono come una particolare vibrazione diffusa, altri come
leggere scosse oppure come un improvviso stordimento debilitante. La “paralisi” segna l’inizio
dell’incontro con questi Esseri che avviene soprattutto durante la notte.
È una fase importante che concerne un cambiamento di stato: l’innalzamento, graduale e a fasi, del
ritmo dell’anima.
Può essere accompagnata da altri elementi : luci improvvise, mutamenti fisici nell’ambiente
circostante, suoni particolari etc…

IL MISSING-TIME
Si riferisce all’assenza di tempo (molte volte non riconosciuta immediatamente dal soggetto) di
circa 45 minuti, durante la quale la persona non si ricorda cosa ha fatto né dove è stata.
Molte volte il soggetto si ridesta dal tempo mancante con un senso di stordimento, di smarrimento,
con una paura diffusa che lo percuote: da questo momento inizia il recupero dell’esperienza
trascorsa insieme a questi Esseri in luoghi particolari e differenti dai nostri.
L’esperienza da poco vissuta, i ricordi sfuggenti e le sensazioni profonde connesse, non trovando
che lievi riferimenti nella nostra quotidianità, creano un particolare e breve disorientamento
accompagnato da una paura diffusa. Questo quadro non è solito accadere e oltre a questi elementi
porta una soffusa consapevolezza espandibile nel tempo con il lavoro su se stessi.

SOGNI, RICORDI, FLASHBACK
Ci parlano del contenuto dell’esperienza. Le persone sognano le loro vicende, ricche di ricordi che
stimolano il risveglio della persona su questa realtà. La frequenza con la quale si presentano
questi sogni, flashback dipende da molti fattori: il più importante di questi è la scelta interiore
della vita che si vuole fare e che corrisponde alla frequenza dell’intero pacchetto d’onda
dell’anima (esistono individui coinvolti che ricordano poco o nulla). La frequenza del pacchetto
d’onda e la forza dell’unione dell’intero flusso dell’energia animica indicano la conoscenza che le
persone sono in grado di contenere. La risoluzione di problematiche, che corrispondono nell’anima a
rigidità di movimento del flusso animico, esprime la qualità dell’azione e il modo in cui sarà usata
la conoscenza nell’agire soprattutto nei momenti di crisi. Solo con responsabilità e un’energia
fluida equilibrata, la consapevolezza della realtà vissuta con questi Esseri aumenta e la frequenza
dei sogni, ricordi, flashback cresce in conseguenza.

INSOLITE LUCI E SUONI
Fasci luminosi, lampi, triangoli, sfere, composti di un’energia viva, appaiono in determinate fasi
della vita, soprattutto notturna e sono difficilmente identificati. Quello che colpisce di queste
manifestazioni luminose è l’incredibile, affascinante energia che ne compone l’essenza e la
struttura.
I cosiddetti ufo in alcuni casi non sono descritti come dischi metallici o in ogni modo come oggetti
ben definiti, ma sono definiti come globi di luce, con una forma, almeno nelle prime valutazioni,
difficilmente comprensibile. In una seconda analisi sembrano assomigliare a qualcosa di sferico
anche se la definizione dei bordi rimane difficile da cogliere. Sembra quasi che l’oggetto abbia dei
confini, ma in comunicazione con l’ambiente, caratterizzando cosi il suo aspetto con una luminosità
che ne definisce alcune caratteristiche; i suoni sono anch’essi presenti e accompagnano l’evolvere
della situazione.

Lo sfondo intorno e dietro agli oggetti o alle fattezze degli Esseri è, alcune volte, composto di
luce abbagliante a differenti tonalità, che non permette di cogliere i particolari rendendo lo
scenario non indefinito, ma più complesso e completo. Quest’aspetto può avere alcune spiegazioni in
riferimento al contesto, ma la più importante rimane il passaggio di fase dell’anima che aumentando
il ritmo del suo movimento permette di cogliere aspetti della realtà che nella quotidianità non è
possibile afferrare. Quindi solo in sporadiche occasioni il soggetto coinvolto ricorda come
veramente vede e sente quando sta interagendo con questi Esseri e in questi ambienti: nella norma,
compreso nelle ipnosi (che dipendono sempre dalle persone coinvolte, ma non sono la panacea di
nulla), si ricorda e si rivive questa realtà amplificata come noi la viviamo normalmente (quindi
amputata e distorta nelle sue componenti), con i limiti percettivi della quotidianità.

L’esperienza è fortemente caratterizzata dai suoni, dalla musica a causa della natura sonora della
realtà. Per questo motivo può accadere che in alcune fasi della giornata, soprattutto quando si è
rilassati, alcuni suoni irrompano nella vita della persona come ricordo di qualche frammento
dell’esperienza vissuta. Attraverso i suoni non solo si comunica, ma si può anche costruire e questo
i soggetti più coinvolti direttamente nel fenomeno lo sanno bene.

SENTIMENTO DI ESTRANEITÀ
A causa di questo particolare contesto la persona può manifestare alcuni disagi e sentimenti di non
appartenenza al proprio nucleo famigliare. Possiede un differente concetto di famiglia: pensano che
la parentela non sia semplicemente un vincolo biologico, ma una relazione che dipenda da una scelta
più profonda da coltivare e maturare in base al proprio sviluppo e alla propria crescita. Ecco
perché in alcune situazioni il soggetto pensa di essere stato adottato e fatica a riconoscere i
propri parenti come tali, in quanto ereditati più per diritto legislativo e biologico che per scelta
e libera espressione della propria interazione e proiezione interiore. Quindi le conoscenze profonde
non riconoscono la parentela della nostra società (è un ambito dibattuto anche nella psicologia
questo. La presunzione, innocente e non e inconscia e non, dei genitori di credere di essere loro i
proprietari dei propri figli ha creato e sta creando sempre maggiori problemi) dando vita a un
conflitto che porta, alle persone coinvolte più direttamente nel fenomeno, a vivere un disagio
possibilmente risolvibile nel tempo. Quest’aspetto è valido per ogni individuo su questo pianeta a
prescindere che interagisca direttamente con altri Esseri.

CONOSCENZE
Si riferisce alle numerose informazioni riguardanti disparati argomenti, che molti soggetti
possiedono , ma non ricordano dove possano averle apprese. Il ricordo di queste cognizioni non è
nitido, anzi è soffuso e discontinuo. Eccone alcuni esempi.

Per vari motivi, tra cui quello espositivo, le conoscenze esposte saranno trattate in modo molto
generale e rappresentano un’indicazione superficiale dell’argomento trattato.

I cosiddetti ufo, astronavi, dischi volanti etc. sono considerati come delle capsule
intermolecolari. Sono dei mezzi che permettono di viaggiare sulla terra, nell’universo, senza
muoversi: cioè riescono a farsi trasportare dalla griglia energetica che avvolge e costituisce tutto
quanto l’universo. Questa griglia è composta da numerosi intrecci di flussi di energia a differenti
livelli vibrazionali, sono come numerose autostrade di energia a differente velocità di
percorribilità: immaginiamoci enormi e piccoli tunnel di fluido energetico che si compenetrano e
possono essere percorsi da queste capsule intermolecolari. Più cresce la vibrazione del tunnel più
la velocità del suo movimento aumenta. L’aspetto fondamentale delle capsule risiede nella loro
capacità di innalzarsi a certe frequenze e quindi scegliere “l’autostrada” adeguata all’esigenza. Si
parla di vibrazioni elevatissime naturalmente invisibili all’occhio umano. Le persone che risiedono
in questi oggetti devono anch’esse poter innalzare la vibrazione dell’anima a quella del flusso
scelto o poco sotto (altrimenti si rischiano gravi danni all’individuo se non la morte stessa),
quindi più si ha l’anima elevata in vibrazione e più autostrade si possono prendere, mentre chi ha
minor vibrazione può scegliere solo alcuni tunnel.

La costituzione dell’anima potrebbe essere rappresentata come un grande insieme di movimenti di
ritmi energetici. La parola ritmo sembrerebbe decisamente più rappresentativa di vibrazione,
frequenza etc. che non sono altro che sinonimi che ne esemplificano alcune proprietà. L’elemento
principale per innalzare il ritmo a più complessi disegni sonori (inteso come creare un segno e un
significato – sonici – nel giusto spazio-tempo) risiede nel risolvere le problematiche interiori che
non sarebbero altro che rigidità di movimento in determinati ritmi che ne limitano fortemente
l’azione e il divenire bloccando così enormi porzioni dell’anima che non diventano più disponibili.
Questo malessere-rigidità può intaccare con il tempo le porzioni più fluide di movimento energetico
compromettendo l’intera struttura.
Una particolarità riguarda la conoscenza del linguaggio dell’anima con la quale le persone
comunicano con questi Esseri. Quando l’individuo deve pronunciare qualche contenuto ristruttura la
sua anima facendo uscire determinati suoni dalla cavità orale. Questi suoni sono porzioni soniche
del movimento energetico che diventano udibili come un “normale linguaggio”. È un’espressione
universale che bisogna apprendere, capire e imparare a contenere. Anche Loro utilizzano questa
comunicazione – anche se conoscono altre – che in base all’elevazione del ritmo d’anima si sviluppa
in difficoltà, varietà etc.
Quindi, sommariamente, più cresci più i suoni diverranno complessi e potrai usarne di più elevati
per conoscere, creare, parlare e divenire (questo perché si dischiude una porzione della visione
prospettica del sé e dell’universo).
Naturalmente i soggetti meno elevati faranno più fatica a capire il linguaggio (quindi i suoni più
elevati) di quelli più evoluti non riuscendo a cogliere il senso del discorso o alcuni frammenti.

Sono naturalmente consapevoli che si rinasca, ma non è la classica reincarnazione di nessuna
religione, gruppi pseudo-religiosi etc. Viene disegnata come momento della ri-equilibrazione delle
rigidità d’anima e dei vari ritmi del movimento energetico con l’innalzamento di questi ultimi
quando sia possibile, ovviamente avvenendo senza il corpo più solido, le modalità dell’azione di
questo momento sono diverse.
Naturalmente esiste altro sapere riguardo gli ambiti più disparati.
Ricordo che gli esempi riportati qui sopra sono descritti sommariamente e con termini generici.

ALTRI ELEMENTI
Numerose persone (ma anche moltissime altre non direttamente coinvolte nel fenomeno, anche se in un
futuro potrebbero esserlo) hanno una visione di Dio (“visto” più come coscienza intelligente
centrale universale) completamente differente e più matura rispetto a qualsiasi religione.
Molti sono vagamente consapevoli dell’esistenza di un grande cambiamento in atto anche se non ne
conoscono né i tempi né i modi: sono informazioni molto censurate e in divenire.
Molte persone praticano arti marziali, tecniche di meditazione, di autoipnosi etc…

Le informazioni di quest’articolo non derivano da persone semplicemente coinvolte in questa
esperienza diretta di relazione con altri Esseri, ma da soggetti che trovandosi immersi in questa
realtà decidono di comprenderla, risolvendosi le proprie difficoltà interiori che ne impediscono la
comprensione a prescindere da vari ricercatori, ufologi etc. che etichettano il fenomeno
semplicemente dicendo che esistono alieni buoni che ci salveranno o cattivi, distruttori, usurpatori
che ci vogliono distruggere o invadere; o ancora diffidando e valutando criticamente i numerosi
“scienziati” e le loro teorie presenti su questo pianeta che pretendono di essere sulla strada
giusta mentre la realtà esprime un’altra storia.
Sono pochissime le persone (non mi riferisco solo a chi vive questa esperienza) che scelgono questa
strada che comporta numerosi sacrifici: che piaccia o no è un percorso di vita che vale per tutti
gli argomenti e tutti gli individui.

Ho conosciuto non pochi ricercatori, specialisti di ogni settore che una volta deciso di mettersi in
discussione e smessi i panni istituzionali sono riusciti ad afferrare porzioni sempre più crescenti
di questa realtà non buttando via quello che avevano imparato, ma inserendolo in una prospettiva più
equilibrata e a 360 gradi che ha permesso una crescita personale del loro sé e delle loro vecchie
conoscenze. Medici, psicologi, ingegneri, sociologi etc. che si sono accorti di colpo essere delle
semplici persone con un mestiere e non i depositari del sapere come inconsciamente credevano di
essere.
So che può sembrare una banalità, un processo ovvio, ma la difficoltà sta nel riconoscerlo in noi
stessi.

Vorrei concludere invitando di nuovo a leggere l’articolo “La categorizzazione nell’interazione con
altri esseri”, per comprendere meglio questo brano e la mia prospettiva su questo argomento.

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